Page 332 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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332 XXXIV Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm
alla lotta contro la propaganda tedesca, nel dicembre del 1917 creò, insieme ad altri agenti
alleati, una società che acquisì la proprietà del periodico La Crónica, quotidiano pomeridiano
di San Sebastián, visto che non esisteva un altro giornale vespertino che potesse competere
con quelli che erano in mano dei tedeschi.
All’estremo opposto del limitare Nord della penisola, sulle coste della Galizia, le ope-
razioni si concentrarono attorno a Guido Paganini, nome in codice Violino, un industriale
residente a Vigo fin da anni prima che scoppiasse il conflitto. Fu incaricato della Agenzia
Consolare e, in sintesi, del servizio d’informazione di Vigo, arrivando a mettere a sua dispo-
sizione una cifra Minerva, privilegio raggiungibile solo da pochissimi. Oltre al fatto che Vigo
era uno dei porti commerciali più importanti della Spagna, aveva all’epoca anche un’altra
caratteristica che rendeva la città davvero speciale per svolgervi attività di vigilanza e d’in-
formazione: era lì che si trovavano nascoste dai tempi dell’inizio della guerra 11 imbarca-
zioni mercantili nemiche (7 tedesche e 4 austriache) e, come era noto, l’attività prevalente di
quegli equipaggi era divenuta nella quasi totalità dei casi quella di utili appendici del servizio
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di spionaggio austro-germanico .
Se nella maggior parte delle località sopradette la colonia italiana era numericamente
ridotta, nelle Isole Canarie era praticamente inesistente. Eppure, l’Arcipelago, con il prose-
guire del conflitto venne poco a poco aumentando la sua importanza, così fu anche rispetto
all’Italia, e soprattutto nella misura in cui andava incrementandosi il traffico con l’altro lato
dell’Atlantico a partire dalla sconfitta di Caporetto . Non potendo completare la rete con
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agenti volontari italiani, si fece ricorso alla buona volontà di quei soggetti che potevano con-
siderarsi di maggior fiducia, nonostante non fossero connazionali.
Al fine di costituire una minima struttura organizzativa, nel mese di novembre del 1917 fu
inviato nelle isole Canarie emilio Carandini, nome in codice Emo, colui che fu probabilmen-
te l’agente più fidato dell’Aggregato Navale . Prima tappa: il porto de las Palmas, dove si
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attivò con il Dottor Bellini, un dentista di origini italiane ma lì residente da molto tempo e che
già in passato aveva collaborato per qualche servizio. Come copertura ufficiale e strumento
per rendere più agili le comunicazioni, si convinse lo spagnolo Nicolás Massieu ad assumere
l’incarico di Agente Consolare d’Italia, anche mettendo a sua disposizione un cifrario Miner-
va. las Palmas aveva per altro il vantaggio di essere il principale nascondiglio su territorio
spagnolo per i mercanti tedeschi ed austriaci: diciotto in tutto . Carandini seppe convincere
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18 Solo il porto di las Palmas superava questa concentrazione di uomini e tonnellaggio. a Vigo si trovavano
le imbarcazioni austriache Buda, Kostrena, Mediterraneo, Nagi Layos, e le tedesche Goeben, Mimi Horn,
Neidenfels, Neuenfels, Stefania, Stephan y Weert.
19 Per il ruolo strategico ed economico giocato da questa importante regione, si veda Francisco Javier Ponce
Marrero, Canarias en la Gran Guerra 1914-1918: estrategia y diplomacia. Un estudio sobre la política
exterior de España, Las Palmas de Gran Canaria, Cabildo Insular de Gran Canaria, 2008.
20 Appartenente alla famiglia dei Marchesi Carandini di Cremona e Milano, risedette in Argentina fino allo
scoppio della guerra. Con il grado di caporale prestava servizio nella seconda Compagnia automobilisti
-Monza- del Reggimento di Batterie a Cavallo, Intendenza della Terza Armata con sede a Portogruaro. Fu
il primo informatore, destinato al fronte, che Camperio richiese, ai primi di maggio del 1916, adducendo le
sue speciali qualità: conoscenza della lingua spagnola e del carattere degli spagnoli. Uomo di mondo, colto,
intelligente, abile, portò a termine molte, differenti, ma sempre delicate missioni fino alla fine della guerra.
21 a las Palmas si concentrarono i bastimenti austriaci Columbia y Onda e i tedeschi Arucas, Assuan, Duala,
Elisabeth Brock, Elkab, Emmi Arp, Illiria, Ingo, Irmfried, Lulu Bohlen, Marie Arp, Menes, Octavi, Teneriffa,