Page 247 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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STRATEGIA MARITTIMA E  OPERAZIONI
                           NAVALI  DELL'ANNO  1940







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              La Marina italiana è stata spesso accusata dalla critica storica di essersi presen-
          tata al confronto bellico del  1940 con idee superate,  pronta cioè  a combattere la
          guerra già combattuta.  Pur respingendo affermazioni così categoriche, non possia-
          mo negare che,  ad esempio, la politic~ delle costruzioni navali, perseguita sotto il
          regime fascista,  considerò fino  all'ultimo le  decadenti navi corazzate come l'arma
          risolutiva in un contesto bellico e come un tangibile strumento di potenza in tempo
          di pace. Oltre a ciò, l'imitazione delle scelte costruttive adottate dalla Marina fran-
          cese, nostra principale antagonista dopo la Conferenza di Washington del1921-1922
          -  quando Roma ottenne il riconoscimento internazionale della parità navale con
          Parigi - dette origine ad un~ politica navale italiana contingente e non programma-
          ta se non per brevi periodi. E sufficiente passare in rassegna le caratteristiche delle
          principali unità della Regia Marina, realizzate negli anni Venti e Trenta, per identi-
          ficare  queste  scelte  condizionanti e unidirezionali,  che miravano  ad uno scontro
          possibilmente risolutore con la Marina francese,  come  avevano  fatto i giapponesi
          contro i russi a Tsushima nel lontano  1905  (l).
              Quasi del tutto trascurati furono invece gli studi sulla guerra anfibia - il che
          portò a fatali ritardi quando nell'ottobre 1941 si decise finalmente seppure momen-
          taneamente di invadere Malta - e soprattutto gli apprestamenti logistici e operativi
          necessari ad un continuo e non occasionale rifornimento delle cospicue Forze Ar-
          mate nazionali stanziate in Libia.
              Nonostante poi il contemporaneO e massiccio potenziamento della nostra flot-
          ta, si assistette ad una progressiva contrazione delle possibilità operative attribuite
          alla Marina italiana dai piani strategici varati tra il  1938 ed il1940, che pure con-


          (l)   G. Bernardi: l..ll dibdttulll questione della  pari/4 navale mz  Italia e Francill  nel periodo mz  le due
              guerre mondillli, in «Revue Intemationale d'histoire militaire», n. 39, anno 1978. Sul significato
              dello scontro navale presso l'Isola di Tsushima cfr.  A.  Santoni: l..ll battaglia di  nushima,  Roma,
              Dell~teneo, 198.5,  pagg.  78-138.

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