Page 165 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Togliatti, nelle sue trasmissioni,  si  trovò spesso  in sintonia con Ra-
            dio Londra su molti argomenti: anch'egli sottolineò più volte il fatto che
            i tedeschi nel 1941 erano già sulla via della sconfitta perché, pur avendo
            preconizzato una guerra  "breve" che avrebbero di gran lunga preferito,
            avevano dovuto accettare una guerra "lunga", che, specialmente con l' en-
            trata nel conflitto degli Stati Uniti, era contro i loro interessi e la loro stra-
            tegia, in quanto la coalizione democratica alleata aveva molte più risorse
            da  utilizzare  in  un conflitto  di  posizione <5 2>.
                L'Italia stava subendo rovesci militari ovunque sia per mancanza di
            idonea preparazione sia  perché era ormai schiava (gli  inglesi preferivano
            usare la  parola  vassalla)  dei  nazisti  ai  quali  doveva  consegnare i  propri
            prodotti industriali, tecnici e alimentari, con forte depauperamento eco-
            nomico e con conseguenze vitali sulla popolazione. Quali dunque poteva-
            no essere le ragioni dell'attacco alla Russia? I fascisti sostenevano di andare
            contro il bolscevismo, di voler aiutare Hitler a salvare l'Europa dal bolsce-
            vismo:  menzogne  del  regime  per  continuare ad esistere (53>.
                Mussolini non era l'Italia. Il fascismo  non era l'Italia: con queste ar-
            gomentazioni Togliatti si trovò ancora una volta in accordo con la propa-
           ganda inglese e,  in seguito, anche con quella americana. Togliatti mise in
           guardia  più volte  l'uditorio su  quanto avrebbe fatto  il  nazismo  quando
            non avesse avuto più bisogno dell'Italia: si poteva agevolmente prevedere
            che  la  Germania  l'avrebbe  sottomessa,  come  aveva  già  fatto  con- altre
            nazioni (54).
                Il  nazismo tedesco,  aggredendo la  Russia,  si  era gettato in una san-
            guinosa avventura < 55 > e l'Italia fascista, vassalla della Germania, lo aveva
            ciecamente  seguito (56>.


            (52)  Trasmissione del  2.7.1941.
            (53)  Trasmissione dell'11. 7.1941.
            (54)  lvi.
            (55)  Trasmissione  del  29.6.1941.
            (56)  Nello stesso testo Togliatti parlò a lungo della vicenda napoleonica in Russia, para-
                gonando storicamente Hitler a Napoleone: il discorso è logicamente ben condotto,
                ma poco calzante nella  fattispecie,  se si  esclude l'unico vero punto di raccordo fra
                le  due vicende,  cioè  la  scarsa  preparazione dei  due eserciti ad  affrontare il duro
                inverno  russo.  Anche Radio Londra spesso fece  riferimenti all'avventura francese
                del  secolo  precedente,  ma sempre riferendosi  appunto  alla  preparazione militare
                delle truppe colà inviate, evitando non corretti raffronti tra due uomini vissuti in
                tempi  diversi  e  con  così  distanti tradizioni  culturali.
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