Page 168 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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avventurieri che stava intorno a Mussolini poteva considerare con timore
                la caduta del fascismo tedesco,  perché si  trattava di gente molto corrotta
                e assolutamente incapace <6 2>.

                     Come Radio Londra, anche Radio Mosca fece molti commenti e una
                analisi  severa  sulla  situazione militare:  l'Italia  fascista  subiva  rovesci  su
                tutti i fronti, fin quando le divisioni di Hitler non andavano ad affiancare
                l'esercito e l'aviazione italiana. Dunque non era certo nell'interesse dell'I-
                talia aiutare il fascismo tedesco a sottomettere altri popoli, perché Inghil-
                terra e Stati Uniti avrebbero dato un grande aiuto  alla  Russia,  e questa
                enorme forza  militare alleata  si  sarebbe  abbattuta anche  contro l'Italia,
                se avesse persistito ad affiancare Hitler. Uno dei motivi della rovina poli-
                tica  e della  bancarotta economica dell'Italia consisteva  proprio nel fatto
                che  il governo  fascista  doveva  inviare i  suoi  prodotti industriali,  le  sue
                provviste alimentari e forza-lavoro  in Germania affinch-é  Hitler  potesse
                continuare la  guerra.
                     Togliatti, come gli inglesi, ma con uno stile decisamente diverso, at-
                taccò  violentemente i vertici  dell'Esercito,  sostenendo,  anch'egli,  che gli
                ufficiali  capaci  erano  stati  allontanati  e  al  loro  posto  erano  stati  messi
                degli incapaci, che tra l'altro osavano criticare la vincente strategia russa
                e i comandanti russi,  i quali altro  non facevano  se  non difendere il loro
                territorio  nazionale.
                    Togliatti, come Radio Londra, lanciò soprattutto i suoi strali contro
                il generale Cavallero, accusandolo di grave corruzione. Sostenne, inoltre,
                in varie trasmissioni,  che  il  fascismo  aveva  calpestato  e distrutto l'  orgo-
                glio militare e le antiche tradizioni militari del popolo italiano: in sostan-
                za  dichiarò  più volte che l'Esercito italiano era  stato decapitato e che al
                comando n:on erano certo stati messi i migliori, ma i più corrotti, il com-
                portamento dei quali era una delle cause della impreparazione tecnica del-
                l' esercito.  Incitò  spesso  i  soldati  italiani  a  combattere  contro  il  nemico
                comune tedesco,  sia  ip terra  russa,  che  in  patria < 6 3>.
                     Anche Togliatti registrò  e sottolineò  nei  suoi discorsi le  incoerenze
                nelle dichiarazioni di Mussolini e nella sua politica internazionale < 64 >;  com~
                mentò più volte la  corruzione e le  menzogne del regime, soprattutto per
                quanto riguardava le notizie sull'andamento delle operazioni militari, non


                (62)  lvi:  " ... costoro  sgovernano  e opprimono  l'Italia per  conto  dello  straniero ... ".
                (63)  Trasmissioni  del  16.7.,  del  22.7.  e  del  29.7.1941.
                (64)  Cfr.  ad esempio  le  trasmissioni  del  5.8.,  8.8.  e  10.8.1941.


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