Page 185 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 185
altresì la fedeltà politica dei condomini" O l). In caso di allarme l'autorità
assoluta dello stabile era sua e perdurava sino al raggiungimento del rifu-
gio dove egli passava le consegne ad un'altra figura complementare, il ca-
poricovero. Oltre al capofabbricato ed al caporicovero, le altre figure di
protezione antiaerea dello stabile erano gli aiutanti del capofabbricato (due
o più a seconda delle dimensioni dell'edificio) e il guardiano del Fuoco
(che doveva controllare l'eventuale sprigionarsi degli incendi, tentando di
spegnerli o avvertendo i Vigili del fuoco tempestivamente). Avendo il ca-
pofabbricato le chiavi di tutti gli appartamenti dello stabile e potendovi
accedere in qualsiasi momento, fu inserita successivamente una nuova fi-
gura di protezione antiaerea, quella della domina, che sostituiva il capo-
fabbricato ogniqualvolta egli avrebbe dovuto irrompere nell'intimità degli
inquilini di sesso femminile.
Le norme UNPA definivano altresì il tipo di attrezzatura di ogni ri-
fugio, che doveva contenere acqua, pronto soccorso, viveri sufficienti, clo-
ruro di calce, sabbia, picconi, pale, torce elettriche. Purtroppo non sempre
i rifugi antiaerei contenevano tutta l'attrezzatura regolamentare, e tali ca-
renze - dovute sovente alla negligenza delle autorità di protezione an-
tiaerea del fabbricato - causarono non pochi problemi ai rifugiati e talvolta
anche vittime facilmente evitabili. Furono quindi istituite sin dal 1940
squadre di vigilanza composte da militi dell'UNP A che organizzarono ser-
vizi continui di ronda con lo scopo di controllare la funzionalità dei rifugi
e dei ricoveri e il loro rispetto delle normative di sicurezza. Per lo più donne
e ragazze, talvolta giovanissimi ed anziani, gli "unpini" con le loro moto
carrozzette cariche di asce, sabbia, calce, pale e maschere antigas, diedero
in molte occasioni dimostrazioni di coraggio non inferiori a quelle date
dai soldati al fronte. Accanto ai Vigili del Fuoco ed ai militi della Croce
Rossa, i militi dell'UNPA, i capifabbricato e i loro aiutanti, s'impegnaro-
no talvolta anche eroicamente ed al prezzo della propria vita, a salvare
e proteggere altre vite umane. Una storia fatta di coraggio ed eroismo,
quella della protezione antiaerea e civile nel corso dell'ultimo conflitto mon-
diale, che ancora deve essere scritta.
(11) Serio Lambiase - G. Battista Nazzaro, cit., p. 67.
183

