Page 68 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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seite propagierte kirchliche  'Neuordnung' zeigen eine  Zielsetzung,  die an sich  einem
                  Todesurteil gegen  die katholische  Kirche in Deutschland gleichkommen wurde'' < 88 l.
                  Più volte ebbe a elogiare le conferenze episcopali, che contribuivano a unire
                  i cattolici contro la persecuzione e a  presentare un volto  concorde  della
                  Chiesa in Germania < 8 9l.  Suggestiva fu l'immagine, evangelica e profetica
                  insieme, di quella che era diventata la Chiesa cattolica sotto la persecuzione:
                  un'umile "wandernde Kirche",  ma sfolgorante per il sangue del martirio <9°l.
                       L'S settembre Pio XII, rispondendo alla lettera collettiva che gli ave-
                  vano inviato il 24 giugno i vescovi tedeschi riuniti a Fulda, Pio XII com-
                  pendiò tutti i motivi della sua preoccupazione. Trattò diffusamente della
                  persecuzione della Chiesa in Germania, per cui '' compelluntur homines, prae-
                  sertim publicis muneribus fungentes,  ut Christi religionem abnuant; animarum cu-
                  rationi arctiores semper termini imponuntur;  iuventus doctrinis christiano dogmati
                  adversantibus imbuitur eademque animi contentione  a sacerdotibus arcetur; ferme
                  cuncta catholica ephemerides et commentari abolita sunt; religiosorum sodalium do-
                  mus gradatim sopprimuntur et bona fisco addicuntur". Di fronte a questa dram-
                  matica condizione, "quo vellemus nos praesidio?"  Era vero che "paene inermis
                  videtur Ecclesia":  ma era anche vero che "tamen non licet animos deficere".  Il
                  Papa dava  infatti questi  suggerimenti:  "profitemini  vos  vette  Deo  et  Christo
                  omni ratione et contentione servare fidem et ad hoc idem faciendum diocesanos vestros
                  cohortari ita ut,  etsi,  atra incubante nocte,  summa cum eorum pernicie ipsis sacerdo-
                  tes et sacramenta desint,  immota spe pacem  Christi exspectent,  usque dum  huius pe-
                  rempta lux patriae vestrae fines iterum collustret". Raccomandava inoltre di "latius
                  familiari auxiliari opera uti" e ringraziava vescovi, clero e fedeli di Germa-
                  nia  "ut hostilibus  oppugnationibus  insuperabilis  agger  obsistat"<9 1 l.
                       Tale  "insuperabilis agger" qualche risultato lo diede, come ammise lo
                  stesso Orsenigo, ormai del tutto pessimista <9 2 l.  L'S settembre 194ll'am-
                  basciatore italiano presso la Santa Sede, Attolico, comunicava a mons. Tar-
                  clini  che  Hitler aveva  dato  disposizioni perché per tutta la  durata  della



                  (88)  Cfr.  Pio  XII a  Hilfrich,  20  febbraio  1941, in ADSS,  Il,  pp.  198-200.
                  (89)  Cfr. Pio  XII agli arcivescovi e vescovi della Baviera,  l  0  marzo  1941, in ADSS,  Il, pp.
                      203-205; Pio XII a Von Preysing,  l  0  giugno  1941, ibidem,  pp. 218-219; Pio  XII agli
                      arcivescovi  e vescovi  della  Germania,  8  settembre  1941, ibidem,  pp.  223-228.
                  (90)  Cfr.  Pio  XII ad Andreas  Rohracher,  14 maggio  1941, in ADSS,  Il,  pp.  215-217.
                  (91)  Cfr.  Pio  XII agli arcivescovi e vescovi della  Germania,  8 settembre 1941, in ADSS,  Il,
                      pp.  223-228.
                  (92)  Cfr.  Orsenigo  a Maglione,  10  settembre  1941,  in ADSS,  V,  pp.  194-196.


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