Page 65 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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1116 dicembre, mons. Montini notava con preoccupazione la richie-
sta britannica di allontanare dall'Etiopia, dall'Eritrea e dalla Somalia i mis-
sionari italiani < 6 9>. Si profilava sempre più chiaramente il motivo di tale
politica: l'equazione tra nazionalità e schieramento, che dimenticava, con
evidente contraddizione, che il carattere ideologico della guerra, impresso
e sottolineato, dagli stessi britannici < 70 > non consentiva la rigorosa appli-
cazione di tale equazione. Questo valeva soprattutto per gli italiani, che
facevano la guerra contro gli inglesi con evidente spirito di svogliatezza
e senza alcun furor theologicus, tanto è vero che, come nota il Malgeri, nelle
chiese e nelle case si pregava non già per la vittoria, ma per la pace, e
la grande maggioranza del clero manteneva verso la guerra e le sue sorti
un atteggiamento di assoluto riserbo < 71>.
Per quanto riguardava l'Italia, la Santa Sede assumeva sovente nei
suoi confronti quella rappresentanza diretta che delegava in altri Stati. Per
quanto, durante tutto il conflitto, la libertà della Chiesa e dei fedeli fosse
ampliamente garantita, qualche problema non poteva non prodursi. Così
la Santa Sede disapprovò apertamente la campagna d'odio montata artifi-
ciosamente dalla stampa italiana per ordine di Mussolini < 72 > e incoraggiò
la resistenza che da parte del clero italiano si svolse contro tale incivile
metodo di guerra (73>.
Un contenzioso più grave si aprì invece a giugno. 113 giugno, appar-
ve sull'organo di Farinacci, Il regime fascista, un articolo in cui, parlando
di presunti intrighi antitaliani che si starebbero intessendo in Vaticano,
aveva citato tra i membri di questa "congiura" il nome di mons. Montini.
Il card. Maglione scrisse immediatamente una lettera di protesta all'am-
basciatore Attolico: soprattutto il contesto dell'articolo, pubblicato a com-
mento del discorso dedicato da Pio XII al cinquantenario della Rerum
novarum < 74 > poteva "quasi far credere che si volesse, attraverso la persona del
(69) Cfr. Note di Montini, 16 dicembre 1941, in ADSS, V, p. 329.
(70) Si veda il commento di Godfrey al discorso di Churchill del novembre 1941, in
ADSS, V; pp. 312-316 e I. Giordani, Pio XII un grande Papa (Opus justitiae pax),
Torino, S.E.!., 1961, p. 181.
(71) Cfr. F. Malgeri, La èhiesa italiana e la guerra (1940-1945), Roma, Studium, 1980,
pp. 26-36. .
(72) Cfr. Tardini ad Attolico, 3 aprile 1941, in ADSS, IV, pp. 438-439.
(73) Ibidem.
(74) Cfr. F. Malgeri, op. cit., pp. 36-54.
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