Page 62 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Tardini, non senza severe critiche al presidente degli Stati uniti, espose
prima a se stesso < 56>, poi a Myron Taylor (57) queste considerazioni. La San-
ta Sede non poteva accettare la gerarchia sulle due dittature proposte da-
gli anglo-americani. A parere del sostituto, esse avrebbero dovuto uscire
abbattute dalla presente guerra ma con un ordine inverso rispetto a quel-
lo di Roosevelt: prima si doveva lasciare abbattere il bolscevismo dai tede-
schi, poi le armi di tutti i popoli, guidati dalle democrazie, avrebbero dovuto
rivolgersi contro Hitler.
Con queste considerazioni, il colloquio di Tardini con Myron Taylor
non fu facile. L'energico sostituto non si peritò di tacciare di ingenuità
e quindi di pericolosità i giudizi di Roosevelt, mettendo bene in luce il
pericolo che il bolscevismo avrebbe sicuramente rappresentato per l'Eu-
ropa nel dopoguerra. Taylor ottenne, a sua volta, quello che più gli inte-
ressava: il silenzio delle radio cattoliche americane, in grande maggioranza
isolazioniste perché ispirate dal più fiero anticomunismo (58) e una dichia-
razione che, intèrpretando quel passo dell'enciclica Divini Redemptoris di
Pio XI del 19 marzo 1937 che negava categoricamente qualsiasi collabo-
razione con i comunisti "il comunismo è intrinsecamente perverso e non si può
ammettere in alcun campo la collaborazione con lui da parte di chiunque voglia
salvare la civilizzazione cristiana"< 5 9l, avrebbe consentito ai cattolici ameri-
cani di aderire alla lotta di Roosevelt contro il nazionalsocialismo, in quanto
si trattava di aiutare l'Unione sovietica come Stato e come complesso di
popoli, non come sede del comunismo <6°>. Al solito l'incarico di queste
importanti decisioni, che potevano mutare radicalmente il corso della guer-
ra, fu affidato alla periferia. Il delegato apostolico a Washington, Amleto
Cicognani, fu pregato da mons. Tardini di cercare un vescovo fidato
e leale che, con una pastorale o altro documento pubblico e autorevole,
spiegasse ai fedeli e, indirettamente, all'opinione pubblica statunitense,
(56) Cfr. Note di Tardini, 5 settembre 1941, in ADSS, V, p. 185; Note di Maglione, 10
settembre 1941, ibidem, pp. 191-193. Sull'imbarazzo, non tanto velato, della Santa
Sede circa la lettera di Roosevelt e su quanto chiedeva, cfr. Note di Tardini, 12-13
settembre 1941, ibidem, pp. 202-206; Progetto di risposta al presidente Roosevelt, 14 set-
tembre 1941, ibidem, pp. 206-210.
(57) Pio XII a Taylor, 16 settembre 1941, ibidem, p. 219; Tardini a Taylor, 20 settembre
1941, ibidem, pp. 241-244.
(58) Cfr. A. Cicognani a Maglione, l 0 settembre 1941, in ADSS, V, pp. 163-174; A. Cico-
gnani a Maglione, 28 ottobre 1941, ibidem, pp. 285-288.
(59) Cfr. Note di Tardini, 15 settembre 1941, in ADSS, V, pp. 215-218.
(60) Cfr. Tardini ad A. Cicognani, 20 settembre 1941, in ADSS, V, pp. 240-241.
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