Page 59 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Ma  il giudizio sull'atteggiamento della Santa Sede nei confronti del
           conflitto non può arrestarsi a questo punto, pena la sua incompletezza e
           la sua riduttività. Proprio nel momento in cui rinunciava definitivamente
           a seguire la via del pubblico e formale pronunciamento, la Santa Sede sce-
           glieva altre vie  che indicavano abbastanza chiaramente quale fosse  la  so-
            stanza del suo pensiero e delle sue preferenze. Se non poteva e non doveva
            pronunciarsi pubblicamente, potevano e dovevano parlare in sua vece, ed
            in nome dei principi cristiani, i vescovi, il clero e i fedeli dei paesi bellige-
            ranti. A sua volta essa avrebbe incoraggiato e sostenuto questi interventi
            sia  con  lettere di  plauso e  di  incoraggiamento,  sia  facendo  conoscere al
            mondo, attraverso i suoi canali diplomatici ed ecclesiali, gli interventi del-
           le chiese locali per protestare contro i soprusi e le violenze e per sostenere
           le proprie posizioni. Il lato più notevole di questo aspetto è che questi ca-
            nali prendevano di solito la via di Washington: in ogni caso non avveniva
            mai l'inverso < 4 9).



            (segue  nota)
                sovietica avrebbe fatto  deporre le  armi alla Gran Bretagna che, in conseguenza di
                ciò, si sarebbe rivolta, assieme alla Germania, contro l'Unione sovietica, allo scopo
                di schiacciare il nemico comune, il bolscevismo. Quando si convinse che Churchill
                avrebbe venduto la sua anima anche al diavolo pur di liquidare il nazionalsociali-
                smo, fece  scattare l'odioso ricatto che pendeva sulla vita degli ebrei che fossero  ca-
                pitati in sua mano, secondo quanto ebbe a minacciare nei discorsi del 30 gennaio
                e del15 agosto 1939. Fu allora, dopo che Churchill accettò anche Stalin come allea-
                to per condurre una guerra per la vita e per la morte contro il nazionalsocialismo,
                che gli ebrei si trasformarono da ostaggi e schiavi da lavoro in martiri dell'" olocau-
                sto"  e  i  campi di  concentramento  si  trasformarono  in campi  di  sterminio.
            (49)  Per quanto riguarda gli elogi e i riconoscimenti, si vedano, oltre alle numerose let·
                tere di questo tipo contenute in ADSS,  soprattutto l'elogio tributato al vescovo di
                Miinster, von Galen, dopo i tre discorsi di protesta contro i nazionalsocialisti pro-
                nunciati tra il luglio e l'agosto del1941: cfr. Maglione a Orsenigo,  2 settembre 1941,
                in ADSS, V,  p.  179 e Pio  XII a Von  Preysing,  30 settembre 1941, in ADSS,  Il, pp.
                229-232. Per quanto riguarda invece la trasmissione delle notizie di quanto avveni-
                va  nei  paesi occupati dal Reich,  delle  iniziative dei  cattolici dei  singoli paesi e dei
                desideri  della  Santa Sede  attuati formalmente  dalle  chiese  locali,  cfr.  Maglione  ad A.
                Cicognani e a Spellman,  6 agosto 1941, in ADSS, V, pp. 132-137 (affinché l'opinione
                pubblica americana conoscesse l'effettivo  contenuto della lettera collettiva  inviata
                a Pio XII dai vescovi tedeschi riuniti a  Fulda il  24 giugno  1941) e Tardini ad A.
                Cicognani,  20  settembre  1941, ibidem,  pp.  240-241  (perché  il  delegato  apostolico
                trovasse qualche vescovo disposto ad avallare l'interpretazione, suggerita dalla San-
                ta  Sede,  dell'enciclica  contro il comunismo  Divini Redemptoris  di Pio XI in modo
                che favorisse  un'intesa tra le  potenze occidentali e l'Unione sovietica in  funzione
                antinazionalsocialista).  Qualche sentore di  questo  modo di procedere della  Santa
                Sede dovette giungere all'orecchio di tedeschi e fascisti se il consigliere germanico


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