Page 58 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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proposta < 44>. Quest'ultimo, anzi, profittò per cavarsi dall'animo i molti
pesi che aveva dovuto sopportare specialmente negli ultimi mesi. Fece sa-
pere ad Attolico che, se la Santa Sede avesse dovuto pronunciarsi contro
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la persecuzione religiosa dei bolscevichi, avrebbe dovuto fare altrettanto
per quella dei nazionalsocialisti. La Chiesa non era tenuta ad aggiungere
nulla a quanto aveva detto tempore non suspecto, mentre avrebbero dovuto
sentire il dovere di parlare coloro che per due anni avevano attuato una
politica di buon vicinato con l'Unione sovietica. Che la posizione del so-
stituto rispondesse a quella di Pio XII è comprovato da un'annotazione
pontificia a margine dell'appunto di mons. Tardini nella quale si sottoli-
neava che la condizione della Chiesa era in Germania e nei paesi occupati
addirittura peggiorata (45).
Allora Attolico ripiegò sulla richiesta minima (che si era tenuta evi-
dentemente di riserva) di ottenere che almeno un cardinale vescovo di dio-
cesi si pronunciasse contro il comunismo < 46>. Il Papa rispose che, a tal
fine, poteva essere sufficiente la pastorale che il card. Nasalli Rocca, arci-
vescovo di Bologna, aveva di sua iniziativa emanato poco dopo l'attacco
all'Unione sovietica (47). Il ristabilimento della rigorosa imparzialità for-
male nelle pubbliche prese di posizione della Santa Sede aveva senza dub-
bio un prezzo. Il più pesante era senz' altro quello di rinunciare a parlare
pubblicamente della tragica situazione della Chiesa e della popolazione in
Polonia, come chiedevano insistentemente i vescovi polacchi più autore-
voli e lo stesso presidente della Repubblica Rackiewitz. È chiaro che, a
questo punto, l'altro silenzio, quello sull"'olocausto" degli ebrei veniva
di conseguenza: come si poteva pretendere che la Santa Sede parlasse pub-
blicamente a favore degli ebrei quando aveva rinunciato a farlo a favore
dei polacchi, dilettissimi figli della Chiesa (48)?
(44) Cfr. Note di Tardini, 5 settembre 1941, in ADSS, V, pp. 182~184; Note di Tardini,
17 settembre 1941, ibidem, pp. 227-229.
(45) Cfr. Note di Tardini, 5 settembre 1941, in ADSS, V, pp. 182-184.
(46) Cfr. Note di Tardini, 17 settembre 1941, in ADSS, V, pp. 227-229.
(47) Cfr. Note di Tardini, 17 settembre 1941, in ADSS, V, pp. 226-227.
(48) È noto che !"'olocausto" ebraico ha una sua periodizzazione. Preannunciato da Hi-
der nei suoi discorsi al Reichstag del 30 gennaio e del 15 agosto 1939, esso fu at-
tuato nella forma di cattura e internamento degli ebrei come ostaggi, ma sospeso
come eccidio finché non caddero in Hider le ultime speranze di una risposta favo-
revole degli inglesi alle sue profferte di pace. È anche noto che Hider, contraria-
mente a Ribbentrop, era convinto che l'apertura della guerra tedesca contto l'Unione
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