Page 202 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 202
GLI STATI UNITI E L'ARMISTIZIO ITALIANO 201
sto della flotta sarebbe rimasta sotto l'autorità italiana. Infine non si men-
zionava la questione dei costi dell'occupazione, che invece nella versione
successiva sarebbero stati addebitati al governo italiano. Quali furono le
ragioni di un tale cambiamento? Il peggioramento della situazione milita-
re degli italiani e la loro definitiva sconfitta in Africa, intercorsa nel frat-
tempo, contribuì certamente. Nello stesso tempo era fallito il tentativo
fatto da Eisenhower, nominato Comandante Supremo alleato per il teatro
del Mediterraneo, di indurre i due governi ad addolcire il tono della pro-
paganda nei confronti degli italiani in preparazione dello sbarco in Sici-
lia, con l'assicurazione che una cessazione delle ostilità avrebbe dato loro
il diritto ad una "pace con onore".Oll La richiesta di Eisenhower appog-
giata anche dal comando britannico, incontrò l'opposizione di Eden, che
fece approvare al gabinetto di guerra una proposta alternativa di mante-
nere per il momento una posizione di intransigenza nella propaganda e
di rimandare a ridosso dello sbarco il passaggio da una linea ''dura'' ad
una linea "morbida", e fu infine respinta dopo una netta presa di posizio-
ne del presidente Roosevelt. Questi in un messaggio di risposta, inviato
ad Eisenhower attraverso i Capi di Stato Maggiore Congiunti affermava:
''Non possiamo certo dire agli italiani che se cessano le ostilità avranno la
pace con onore. Non possiamo discostarci dalla resa incondizionata. Tutto quello
che possiamo dire loro è che essi saranno trattati dagli Stati Uniti e dagli ingle-
si con umanità e con l'intesa che il popolo italiano sarà ricostituito in nazione
secondo i principi dell'autodeterminazione. Quest'ultima, naturalmente, non
2
deve includere alcuna forma di fascismo o di dittatura" .0 l
Entrambe le versioni dei termini d'armistizio preparate dal governo
britannico presupponevano l'esistenza di un governo o di una autorità cen-
trale, che si impegnava a firmare gli "articoli della resa" e a farli rispetta-
re. Era questo il punto in cui si scontrarono le opposte concezioni della
(11) Eisenhower ai Combined Chiefs of Sta/f. Telegramma NAF 221 del 17 maggio 1943,
pubblicato in E. Aga Rossi, L'inganno reciproco ... , cit., p. 119. Il tema della "capitola-
zione onorevole" verrà ripreso da Roosevelt nel messaggio agli italiani, inizialmen-
te concepito come un appello personale del "presidente degli Stati Uniti d'Ameri-
ca" alla vigilia dello sbarco in Sicilia e poi trasmesso come appello congiunto assieme
a Churchill il 16luglio 1943. Per la propaganda alleata durante la campagna d'Ita-
lia si veda L. Mercuri, Guerra psicologica. La politica anglo-americana in Italia, 1942-1946,
Roma, 1983.
(12) Combined Chiefs ofStalf a Eisenhover, Telegramma FAN 127, 24 maggio 1943, Bigot-
Husky-Avalanche, Caserta files, Record Group 84, National Achives, pubblicato in
E. Aga Rossi, L'inganno reciproco ... , cit., p. 120.
I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd 201 03/03/16 16:53

