Page 211 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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di una pace di compromesso fra l'Asse e la Russia.<> Dalla metà febbraio
del 1943, precisamente dopo Stalingrado, Mussolini riprese con forza a
riproporre ad Hitler (ma ancora con poco successo) il tema della pace con
la Russia, e, in subordine, la necessità di passare ad una guerra di conte-
nimento con l'URSS, per concentrare le forze dell'Asse a fronteggiare gli
anglo-americani nel Mediterraneo. De Felice adombra anche che la con-
versione sovietica di Mussolini rispondesse al bisogno psicologico di un
suo ''ritorno a sinistra''. (7)
Anche i sovietici da parte loro avevano interesse a mantenere aperta
la prospettiva di una uscita unilaterale dal conflitto, se non altro come
strumento di pressione politica sugli alleati. Una probabile riedizione di
Brest-Litowsk era una variabile che anche gli alleati della Russia contem-
plavano nella loro agenda politica. Tuttavia da parte sovietica, almeno fi-
no alla conferenza di Teheran e anche dopo, lo spauracchio di Brest-Litowsk
non fu agitato solo in senso strumentale. Questa tentazione aveva per i
sovietici motivazioni serie. Riassumo le principali:
a) - nel 1942, i polacchi del generale Anders, sostenuti dal governo bri-
tannico, si erano rifiutati di combattere sul fronte orientale a fianco
dell'Armata rossa, poiché consideravano improbabile la resistenza so-
vietica;
b) - ancora nella primavera-estate del 1943 la guerra sul fronte russo si
presentava con esito incerto;
c) - il ritardo nell'apertura del secondo fronte prolungava la situazione
di «armistizio di fatto» ad ovest;
d) - la "diversione mediterranea" effettuata dagli anglo-americani nell'A-
frica del Nord per molti rispetti "sembrava piuttosto una copertura
laterale contro l'Unione Sovietica, che un attacco diretto contro le
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potenze dell'Asse''. <>
I primi sintomi di una crisi politica all'interno della grande coalizio-
ne cominciarono a manifestarsi subito dopo Stalingrado. L'acme sarebbe
stato raggiunto nella primavera del 1943, tra il maggio e il luglio, nel pe-
(6) R. De Felice, Mussolini l'alleato. Crisi e agonia del regime, Einaudi, Torino, vol. Il, p. 1258.
(7) Ibidem, p. 1282.
(8) P. Kleist, Entre Hitler et Sta/in, 1939-1 945, trad. frane., Paris Plon, 1953, p. 297. L'e-
spressione di Kleist - l'uomo che per conto di Ribbentrop tenne i contatti con i
sovietici a Stoccolma - conserva ancora oggi, e tanto più ne aveva allora, una parti-
colare forza dimostrativa.
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