Page 212 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'URSS DI FRONTE ALLA CADUTA DI MUSSOLINI E ALL'S SETTEMBRE 211
riodo compreso tra la conferenza di Washington (12-25 maggio) e l'offen-
siva estiva tedesca sul fronte russo (5 luglio) contro il saliente di Kursk.
Un osservatore certamente interessato, ma assai acuto, lvan Majskij,
ambasciatore sovietico a Londra, ne aveva osservato la genesi e gli svilup-
pi. Egli aveva seguito le reazioni del <<gruppo churchilliano» circa l'anda-
mento della campagna di Russia e ne aveva descritto la parabola. Egli aveva,
perciò, osservato come il sollievo provato per la vittoria russa a Stalingra-
do si stesse trasformando in allarme man mano che l'Armata rossa si avvi-
cinava alle porte di Rostov. Che cosa sarebbe successo- si chiese Majskij
- quando essa fosse arrivata alle porte di Berlino? E, ancora dialogando
con se stesso (ma è sottinteso che corrispondeva con Stalin), si pose un
problema concreto: la vittoria russa sul Volga avrebbe ritardato o accele-
rato l'apertura del secondo fronte nella Francia settentrionale? Majskij non
era uomo da chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Gli anglosassoni -
si rispose - avrebbero perseverato nella loro politica tradizionale di far
togliere alla Russia le castagne dal fuoco per loro conto, fino al momento
in cui lo spettro della bolscevizzazione dell'Europa non li avrebbe spinti
ad intervenire direttamente. (9)
Come è stato giustamente notato,0°l gli incontri al vertice tra Chur-
chill e Roosevelt gettavano Stalin in una deprimente tensione. Il sospetto-
so chozjain (il principale, come lo chiamavano i russi) O O temeva di essere
giocato, ossia posto di fronte a dei fatti compiuti ogni qualvolta i suoi illu-
stri colleghi si riunivano a consulto. La conferenza tra Churchill e Roose-
velt, iniziata a Washington il 12 maggio in gran segreto, e senza invitare
i sovietici, sembrava fatta apposta perché il capo del Cremlino ne sospet-
tasse l'insidia. Da tempo Stalin aspettava l'annuncio dell'apertura del se-
condo fronte in Europa per l'agosto, o al più tardi per il settembre del
1943, conformemente alle decisioni prese all'inizio dell'anno da Churchill
e Roosevelt alla conferenza di Casablanca (14-24 gennaio 1943 ), riconfer-
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mategli da Churchill il 12 febbraio del 1943.0 ) Avrebbe la conferenza
di Washington stabilito la data dello sbarco in Francia?
(9) I. Majskij, Guerra e diplomazia, 1939-1943, trad. it., Roma, Ed. Riuniti, 1968, p.
390-391.
(l O) I. Fleischhauer, Die Chance des Sonderfriedens. Deutschsowiestische Geheimsprache,
1941-1945, Berlin, Siedler Verlag, 1986, p. 152 sg.
(11) A. Werth, op.cit., p. 578.
(12) Corrispondenza tra Sta/in, Churchill, Roosevelt, Attlee, Truman, 1941-1945, trad. it., Mosca,
Ed. Progress, 1985, vol. I, p . 110-111. Rispetto alla precedente edizione italiana
(Carteggio .. . , pubblicata dagli Editori Riuniti nel 1957 e nel 1965), questa nuova
edizione è corredata di molte note.
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