Page 236 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LA  FRANCIA  COMBATTENTE  E  L'ITALIA                             235


               compagnie di 225  uomini ciascuna.OI) I quadri francesi  (63  per ogni batta-
               glione) saranno forniti richiamando i graduati delle classi dal 1920 al  1925.
                    Il 901° battaglione di lavoratori italiani, creato nell'agosto-settembre
               a  Tunisi: O  l)  comprende
                  la  l a  compagnia, rinforzata da 50 autisti di automezzi pesanti Diesel,
                  a  disposizione  del  26°  Treno;
                  la  2 a,  a  disposizione  dell' istallazione  del  servizio  del  materiale;
                   la 3  a, compagnia di manovali destinati a "soddisfare i bisogni espres-
                   si  dal vice  presidente della  municipalità di Tunisi", formata  da  120
                   manovali,  20  carrettieri,  95  sterratori  e  15  muratori;
                  la  4 a  (sarti, sellai,  calzolai) a disposizione del Deposito di  cavalleria.
                    A queste, si  devono aggiungere quattro compagnie autonome: la  l a
               a  disposizione delle  Industrie  navali  di  Sidi  Abdallah,  la  2 a  destinata  al
               deposito del  34 °  Genio, la  3 a  destinata al  deposito dei  servizi  del mate-
               riale, la 4 a  a disposizione dei lavori marittimi e amministrata dalla Marina.

                    Trattati come i soldati francesi  per quanto riguarda il  soldo e la  di-
               sciplina,03> i lavoratori del901 °  BTI, come tutti i cittadini delle Potenze
               dell'Asse arruolati nei reparti di lavoratori, hanno l'obbligo di portare una
               fascia.  Alcuni, convocati per l'incorporazione nelle U.T. (unità di lavora-
               tori),  presentano certificati d'impiego emessi dagli Eserciti alleati  e sono
                                                                                   4
               oggetto  di  negoziati  con  il  Civil  Labour  Branch  del  Tunisia  District.0 >
                    Per  inciso,  è interessante  notare  che  i  residenti  italiani  in  Tunisia,
               se hanno servito nell'Esercito italiano durante l'occupazione, vengono trattati
               come  prigionieri  di guerra e esclusi  dalla  STO anche se,  in  precedenza,
               erano stati smobilitati. Si tratta in genere di disertori del Battaglione "T".
                                                                               0
                    In novembre, i reparti sono rimaneggiati per costituire il 90 l  BTI
               a Tunisi e il 902 °  BTI (Marina) a Biserta, più due compagnie autonome
               (Genio  e  materiali).
                    Al  15  agosto  1944, il bilancio degli  italiani incorporati  nel Servizio
               del  Lavoro  obbligatorio  (STO)  in  Tunisia  è il  seguente:
               901 o  BTI   l a  compagnia  - mano  d'opera  militare
               (Guerra)     2 a  compagnia - mano d'opera per il servizio dei carburanti
                            e  per l'intendenza


               (11)  Nota  di  servizio  n.  1497/EMG/1-0  del  28  maggio  1943.
               (12)  Verbale  di  formazione  n.  109 dell'lntendance. Il  901°  BTI  è agli  ordini del capo
                   di  battaglione Turcot  il  cui  vice  è  il  tenente  Colombani.
               (13)  Nota  di  servizio  n.  5465  bis  CSTT/0/1  del  1°  settembre  1943.
               (14)  Nota  di  servizio  n.  5456 CSTT/0/1/  del  28  agosto  1943.









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