Page 233 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Mentre si aspetta la risposta di principio dei governi alleati, risulta
necessario disporre, sul posto, della mano d'opera e del materiale indi-
spensabili per riparare i danni causati sull'isola. Il Comitato decide la mo-
bilitazione delle giovani classi in Corsica e che - dopo aver ascoltato la
relazione del generale De Gaulle dedicata al suo viaggio nell'isola - il
Comandante in Capo si metta immediatamente in contatto con l'Alto Co-
mando interalleato affinché 8000 militari italiani volontari rimangano in
Corsica, organizzati in battaglione di pionieri disarmati e messi a disposi-
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zione delle autorità francesi per eseguire lavori di riparazione.<l
All'inizio di novembre, la situazione nell'isola continua a preoccupa-
re il CFLN, sia per quanto riguarda il rifornimento alla popolazione -
dipendente dagli autisti e dagli autocarri lasciati dalle truppe italiane -
sia per la presenza di un armamento importante recuperato nella macchia
o abbandonato dall'ex occupante.
Il 3 novembre, si riunisce ad Algeri l'Assemblea consultiva provviso-
ria. Si decide un rimaneggiamento del governo con quattro dimissioni tra
cui quella del generale Giraud le cui funzioni militari sono giudicate in-
compatibili con l'esercizio del potere. Infatti, agli avvenimenti della Cor-
sica, si viene ad aggiungere la controversia sul riarmo dell'Esercito francese.
Volendo assicurarsi il controllo degli affari militari, il CFLN contesta l' au-
torità di Giraud. Malgrado gli sforzi alleati affinché Giraud rimanga il
loro unico interlocutore, il Comandante in Capo si rassegna progressiva-
mente a lasciare la copresidenza del Comitato. In ottobre, si compie un
primo passo con la creazione del Commissariato alla Difesa nazionale. La
separazione completa tra "condotta militare della guerra" e "comando di-
retto delle forze" viene ufficializzata per decreto il 16 dicembre.
Avendo assicurato il riarmo del corpo di spedizione aeroterrestre con
l'aiuto americano derivante dagli accordi di Anfa, il Comitato di Algeri
è dominato dal problema del recupero del materiale abbandonato dalle
forze dell'Asse allo scopo di equi paggi are le forze di sovranità o quelle fuori
piano e dalla ricerca della mano d'opera necessaria al buon funzionamen-
to dell'economia del Nord Africa colpita da una mobilitazione senza pre-
cedenti. L'armistizio italiano può essere una buona occasione per assicurare
l'una e l'altra.
A questo proposito è interessante esaminare un primo bilancio delle
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consegne immediate a titolo di riparazioni militari steso il l settembre:
(8) Sommario delle decisioni della seduta del CFLN del 9 ottobre 1943.
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