Page 228 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LA FRANCIA COMBATTENTE E L'ITALIA
Conseguenze e ripercussioni dell'armistizio di settembre 1943
PAUL GAUJAC
Dieci anni fa, durante il colloquio riguardante l'anno 1943, Robert
Cornevin presentava "L'8 settembre 1943 visto da Algeri". Il suo inter-
vento, essenzialmente basato su opere pubblicate a quell'epoca - in par-
ticolare le memorie del generale De Gaulle - riguardava soprattutto gli
aspetti diplomatici, i rapporti di forza e le relazioni fra i diversi protago-
nisti ad Algeri, Londra e Washington, nel settembre 1943. Inoltre vi si
accennava alle conseguenze dell'operazione in Corsica nei loro aspetti mi-
litari e politici, sul piano nazionale quanto su quello internazionale.
Oggi il mio intervento si colloca nella linea dell'opera precedente che
ne è cornice e introduzione. Però, al contrario del professar Cornevin, le
fonti del mio lavoro sono maggiormente archivistiche e la mia problema-
tica decisamente militare. Ma, tenendo conto delle lacune degli stessi do-
cumenti e dell'impossibiltà di consultarne alcuni tra quelli conservati al
Quai d'Orsay o a Vincennes, il mio proposito sarà necessariamente meno
sintetico e il mio studio più analitico.
Secondo il desiderio del professar Rainero, non evocherò le conse-
guenze immediate- dal punto di vista francese- dell'armistizio in Pro-
venza, in Corsica e più tardi nell'Italia meridionale, ma parlerò soltanto
dell'Africa da settembre 1943 a febbraio 1944.
Affronterò successivamente:
le reazioni ufficiali ed ufficiose all'annuncio dell'armistizio;
le ripercussioni della questione Corsa;
il problema del recupero del materiale e della mano d'opera;
eventualmente, il caso specifico del Servizio del Lavoro Obbligatorio
in Tunisia;
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