Page 224 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 224
L'URSS DI FRONTE ALLA CADUTA DI MUSSOLINI E ALL'8 SETTEMBRE 223
ambasciatori di Gran Bretagna e degli Stati Uniti consegnarono a Molo-
tov il testo integrale delle «condizioni esaurienti» da far accettare all'Ita-
lia, 44 articoli che contenevano disposizioni di carattere militare, ma anche
politico ed economico. Il governo sovietico le approvò e il giorno dopo
autorizzò il generale Eisenhower a firmarle anche a nome dell'URSS. Il
l settembre l'ambasciatore britannico comunicava a Molotov che le «con-
0
dizioni sommarie» con l'aggiunta di un altro articolo, il numero 12, erano
state portate a conoscenza del governo italiano. Kerr chiedeva se anche
il governo sovietico avrebbe acconsentito a firmarle. Il 2 settembre il go-
verno sovietico rispose affermativamente. Il 3 settembre il generale Castella-
no a nome dell'Italia e il generale Bedell Smith a nome delle Nazioni Unite
firmarono a Cassibile le «condizioni sommarie» compreso l'articolo 12,
il quale implicava l'accettazione da parte del governo di Badoglio delle
«condizioni esaurienti» e ne rinviava la firma ad un momento successivo.
A questo punto lo schieramento alleato si spaccò in due sull'opportunità
di far sottoscrivere dagli italiani anche le condizioni dell'armistizio «lun-
go». Roosevelt e i militari di Algeri sarebbero stati dell'opinione di so-
prassedere dalla firma del Long Termis o di ridiscutere i termini delle condi-
zioni, il Foreign Office e Churchill insistettero, invece, per dare esecuzione
integrale alle condizioni della resa incondizionata. Per vincere l'opposizione
americana, Churchill chiese l'appoggio di Stalin. 1125 settembre, Molotov
fece conoscere la posizione del governo sovietico, il quale, con una nota al-
l' ambasciata americana di Mosca, giudicò «particolarmente necessario»
procedere alla firma delle «condizioni esaurienti». Messo di fronte all'irri-
gidimento sovietico, il presidente americano cedette. Il «lungo armistizio»
8
fu così firmato da Badoglio e da Eisenhower il 29 settembre a Malta.<3 >
Ma lo strumento armistiziale, per quanto garantito dalle «condizioni
esaurienti», fu considerato necessario, ma non ancora sufficiente dai so-
vietici per arrivare al risultato al quale essi tendevano: allargare, cioè, la
base sociale del governo Badoglio (clausole 30 e 31 dell'armistizio «lun-
go»). Per spiegare la politica estera sovietica verso l'Italia occorre reintro-
durre qui la categoria ideologica, ossia la concezione marxiana dell'unici-
tà del processo storico.
(38) Si vedano le note esplicative del volume, Corrispondenza ... , cit., vol. II, p. 294-297;
cfr., B. Arcidiacono, op.cit., p. 325 sg.; E. Aga Rossi, Una nazione allo sbando. L'ar-
mistizio italiano del settembre 1943, Bologna, Il Mulino, 1993; e, sempre della stessa
Autrice, il volume assai ricco di documentazione inedita, L 'inganno reciproco. L 'Ar-
mistizio tra l'Italia e gli anglo-americani del settembre 1943, Roma, Ministero per i Beni
Culturali, 1993.
I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd 223 03/03/16 16:54

