Page 229 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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                  il problema dei prigionieri di guerra nel Nord Africa;  evocando, per
                  inciso, la politica generale adottata dalla Francia e le sue rivendicazio-
                  ni  nei  confronti  dell'Italia.
                   1125 luglio  1943, giorno della caduta di Mussolini, il Comitato Fran-
               cese di Liberazione nazionale (CFLN) riunito in seduta ad Algeri, ascolta
               diversi rapporti sulla situazione della Resistenza, il viaggio negli Stati Uniti
               del generale Giraud, l'eventualità di un armistizio con l'Italia e l' organiz-
               zazione  dell'Esercito ....
                   Da Washington, Giraud annota le dichiarazioni di Roosevelt secon-
               do  le  quali  "L'Esercito  francese  deve  essere  al  suo  posto  in Italia  poi  in
               Francia  .. " mentre un armistizio significherebbe l'evacuazione da parte dei
               tedeschi  dalla  Sardegna e dalla  Corsica.  Ma la  nota destinata a  far  cono-
               scere agli  Alleati il punto di vista francese  su un eventuale armistizio che
               prevedeva la partecipazione all'occupazione, la liberazione degli internati
               e dei  condannati,  il  rilascio  immediato dei  beni sequestrati  o confiscati,
               la restituzione del materiale consegnato, l'esecuzione dei territori occupa-
               ti ... rimane allo stato di progetto. Il suo preambolo è rivelatore delle preoc-
               cupazioni  francesi  di  quel  momento:  "L'eventualità  dell'occupazione
               militare dell'Italia da parte degli Eserciti alleati fa  nascere, da parte fran-
               cese, una serie di problemi immediati, a prescindere dalle circostanze del-
               la  resa  italiana: la firma  di  una convenzione di  armistizio,  o la  semplice
               notifica da parte degli Alleati delle condizioni che essi porranno all'Italia
               se, com'è probabile, essa sarà ammessa a negoziare queste condizioni, per
               incorporarle  in  seguito  in  un  atto  bilaterale".<!)
                   In quel momento, la lotta fra  capi francesi tocca il suo culmine e ha
               come oggetto- o pretesto- essenziale l'organizzazione dell'Esercito. Cio-
               nonostante, De Gaulle prende la parola a Radio algeri per porre il proble-
               ma  dell'armistizio  ed  affermarsi  come  capo  del  governo.
                   Il  l  agosto, fa  preparare un progetto di convenzione che tratta delle
                       0
               "clausole generali di ordine militare di un armistizio con l'Italia" e l'indo-
               mani, fa  informare del desiderio del CFLN di partecipare ai negoziati poi
               alle eventuali deliberazioni affinché siano salvaguardati gli interessi fran-
               cesi. Durante il mese d'agosto, i diversi dipartimenti interessati si riuniscono
               e il  29, i Capi di Stato Maggiore esprimono le loro opinioni al Comitato
               di  Difesa  nazionale.


               (l )  Archives  diplomatiques  ·  Alger,  CFLN,  ltalie.









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