Page 237 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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                            3 a  compagnia  - mano  d'opera  civile  per le  municipalità
                            4 a  compagnia  - mano  d'opera  militare
                            5 a  compagnia - mano d'opera civile per le  ferrovie  e i tra-
                            sporti  stradali
                            6 a  compagnia  - mano  d'opera  per  il  servizio  forestale.

                                        In  tutto:  1597  lavoratori  italiani

               902°  BTI    l  a  compagnia  - industrie  navali
               (Marina)     2 a  compagnia  - lavoratori  marittimi

                                         In  tutto:  859 lavoratori  italiani

               C.A .T.I.    l a  compagnia  - Guerra  - Treno
                            2 a  compagnia  - Guerra  - Genio
                            3 a  compagnia  - Guerra  - Materiale
                            4 a  compagnia  - Guerra  - Trasmissioni
                            5 a  compagnia  - Aria
                            6 a  compagnia  - Guerra  - Ufficio  liquidatore
                                    Totale generale: 4196  lavoratori  italiani.

                         0
                    Dal l  gennaio 1946, su decisione del Residente generale di Francia
               a  Tunisi,  gli  italiani  non  saranno  più sottomessi  al  lavoro  obbligatorio.
               Da  quella  data,  verrà sciolto  il  Comando  dello  STO.
                                                            0
                    È curioso notare che nell'agosto  1945, il  l  ufficio dello Stato Mag-
               giore dell'Esercito  scoprirà l'esistenza del 90 l  BTI di stanza a Tunisi e
                                                          0
               apprenderà  nello  stesso  tempo sia la  sua creazione nell'agosto  1943  che
               il  suo  scioglimento  due  anni  dopo  per  ragioni  di  difficoltà  di  inqua-
               dramento.05>
                    La presenza di numerosi prigionieri di guerra italiani nel Nord Afri-
               ca, soprattutto dopo la caduta della Tunisia, pone numerosi problemi dal-
               l'ottobre  1943  tanto sul  piano  della  mano  d'opera  quanto su quello  dei
               rapporti  con gli  Alleati.
                    La quasi totale libertà dei prigionieri sotto controllo britannico o ame-
               ricano e i loro comportamenti attirano violente reazioni da parte della po-
               polazione e dei militari francesi. Si moltiplicano gli incidenti in città e nel
               bled.  Nella regione di Orano in particolare, il Comando francese si  preoc-


               (15)  Lettera n.  1727/CSTT/0/1  del27 agosto  1945 in risposta al telegramma n.  11.299
                   EMAil  del  6  agosto  1945.









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