Page 409 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 409
408 GIUSEPPE CONTI
Cominciarono allora i rimpatri di ufficiali prigionieri destinati ai posti
di comando, come nel caso di Messe, Berardi e Orlando, i più famosi di
una lunga serie.
Contemporaneamente però, prese forma il risentimento di quanti ri-
tenevano non essere di per sé una colpa essersi trovati in Italia nelle gior-
nate funeste del settembre 1943, soprattutto se si era adempiuto pienemente
al proprio dovere, superando "l'eccezionale travaglio dell'8 settembre, che
per molti fu fatale", come si esprimeva uno dei più risentiti.< 22 >
Ebbene quel travaglio era stato risparmiato agli ex prigionieri cattu-
rati dagli anglo-americani; eppure costoro - secondo Reisoli - tornan-
do "vestiti con panni forniti dai vincitori ... si accinsero al lavoro coll'aria
di dire: 'Lasciate fare a noi che veniamo dall'estero' ... mentre avrebbero
fatto meglio a mettersi in disparte - nel rispetto di una tradizione osser-
vata da tutti gli eserciti, compreso quello sardo prima e italiano poi, pres-
so i quali - almeno fino alla l a Guerra Mondiale - gli ufficiali reduci
2
dalla prigionia venivano posti in 'aspettativa per riduzione di corpo"'.< 3l
Un giudizio duro, come si vede, e forse anche ingeneroso ma certa-
mente rappresentativo di uno stato d'animo che doveva essere alquanto
diffuso e che in ogni caso poneva sul tappeto il delicatissimo problema
politico e di coscienza di chi dovesse individuare i giudici e i rei da giudi-
care in un processo che riguardava la catastrofe di un'intera nazione. Com-
mentando nelle proprie memorie una lettera ricevuta da un alto ufficiale,
Zanussi scriveva di non voler entrare nel merito della questione, ma rite-
neva comunque un compito:
"tremendamente arduo sentenziare o trarre conseguenze nei riguar-
di degli avvenimenti del settembre 1943 da parte di ufficiali che ne erano
24
in tutti i sensi le mille miglia lontani". < >
(22) G. Reisoli, Fuoko su Adolfo, Fuoko su Benito, Napoli, Rispoli, s.a., (ma 1948) p . 119.
(23) Ibidem.
(24) G. Zanussi, Guerra e catastrofe d'Italia, 1, Giugno 1940-giugno 1943, Il, Giugno
1943-giugno 1945, Roma, Corso, 1946, vol. Il, p. 374. Taddeo Orlando, uno dei
generali tornati dalla prigionia, alla fine di dicembre nella sua nuova carica di Sot-
tosegretario alla Guerra, segnalava che i colonnelli che rientravano dalla prigionia,
" ... ottimi sotto ogni aspetto ... ", venivano impiegati " ... nei comandi più delicati ... " .
In particolare, la loro azione sarebbe stata utile per tonificare degli ufficiali che " ... nei
gradi più modesti (aveva) subito uno sbandamento"; cfr. A.C.S., Min. Rea/ Casa
l Aiutante di Campo, b. 66, f. "Min. Guerra-Varie", appunto del Sottosegretario alla
Guerra Taddeo Orlando: "Seduta Consiglio dei Ministri del 28-12·1943".
I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd 408 03/03/16 17:05