Page 412 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LA RICOSTRUZIONE DELLE FORZE ARMATE 411
e foriera di equivoci e di illusioni: quella cioè del "superamento virtuale"
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delle clausole armistiziali. <9)
In realtà le cose stavano in modo ben diverso, né poteva essere altri-
menti. Lo dimostrò il fatto che neppure la "cobelligeranza", ottenuta do-
po la dichiarazione di guerra alla Germania, mutò sostanzialmente la scena.
Alla metà di ottobre poi, allorché la Missione militare alleata rese nota
la "Politica riguardante l'impiego delle Forze Armate Italiane", fu defini-
tivamente chiaro che la " ... Società italo-anglo-americana ... " da Roatta da-
ta come pacificamente acquisita, era di là da venire.<30)
Si comprese allora che gli alleati erano interessati a utilizzare i nostri
reparti prevalentemente come truppe ausiliarie; la Marina e l'Aeronauti-
ca in funzione di scorta e di rifornimenti. Quanto alla partecipazione alle
operazioni, sarebbero passati molti mesi prima che la presenza del nostro
Esercito assumesse con i Gruppi di Combattimento un aspetto non sol-
tanto simbolico, come quello rappresentato dal I Raggruppamento Moto-
rizzato prima e dal Corpo Italiano di Liberazione poi.
Neppure i mutamenti ai vertici militari, con l'uscita di scena di Am-
brosio e Roatta e l'arrivo degli ex prigionieri Messe, Berardi e Orlando,
portarono i miglioramenti sperati.
Il maresciallo Messe ricevette moltissimi attestati di stima da parte
alleata; ma nulla di più dei suoi predecessori. Toccò proprio a lui, anzi,
la delusione maggiore quando alla fine del 1943 dovette opporsi con for-
za e dignità alle crescenti richieste di armi e di mezzi da parte alleata che
se accolte avrebbero compromesso definitivamente ogni speranza di ripresa.
(29) Queste posizioni vennero sostenute da Roatta in numerose occasioni; in particolare
nella circolare "Riscossa" del 20 settembre, 182/0p. V. con la quale si cercava di
orientare " ... tutti i comandanti, sino a quelli di battaglione e gruppo ... " sulla nuo-
va realtà politico-militare venutasi a creare con l'armistizio e il passaggio di campo.
Per il testo, cfr. A .C.S. , P. C.M., 1944-47, 1.1.26, f. 13530. Il 30 settembre lo stesso
Roatta, intervenendo sull'occupazione alleata dei territori liberati, rassicurava il co-
mandante della 7 a Armata che la questione, particolarmente delicata per i rapporti
con le autorità civili italiane, sarebbe stata definita dal governo italiano " ... data
la situazione di alleanza de facto, se non de jure, colle forze Anglo-Americane ... " . Cfr.
S.M.R.E., 30 settembre '43, 632 Op. V., "Rioccupazione territorio", a C. do 7 a
Armata, in A.U.S.S.M.E., D .S., 2001, ali. 29 a S.M.R.E., D.S.
(30) Il documento citato, Missione Militare, 17 ott. '43. Promemoria per il gen. Ambro-
sio, Capo di S.M. Generale, è l'allegato n. 7 al nostro Il primo Raggruppamento Moto-
rizzato, cit., al quale rinviamo più in generale per il quadro relativo alla "presa di
coscienza" che in queste settimane cominciò a manifestarsi negli ambienti di Brin-
disi, a cominciare da Utili.
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