Page 416 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE FORZE ARMATE ITALIANE ED I TEDESCHI DOPO L'8 SETTEMBRE 415
situazioni, e come avrebbero poi potuto prendere parte alla Guerra di Li-
berazione? <l Si pensi che nel 1945 le Forze Armate italiane partecipava-
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no alla Campagna d'Italia, a fianco degli anglo-americani, con circa 400 000
uomini. E questa loro presenza non fu il frutto di un tocco di bacchetta
magica. Erano gli stessi uomini, gli stessi reparti, le stesse navi, gli stessi
mezzi aerei che avevano combattuto nella prima parte della guerra fino
all'8 settembre 1943.(7)
* * *
Detto questo cominciamo col vedere, per esempio, che cosa successe
in Corsica dove i tedeschi dopo 1'8 settembre sono stati fronteggiati quasi
esclusivamente dagli italiani. Dopo un mese di combattimenti l'isola vie-
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ne restituita alla Francia dalle Forze Armate italiane.< l Caduti circa 700.
Molti di più di quelli avuti successivamente dal Gruppo di Combattimen-
to Friuli e dal Gruppo di Combattimento Cremona sulla Linea Gotica nel
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1945.< )
Altro dato interessante: nel VII C.A. c'erano ben otto battaglioni del-
la Milizia compresi quelli delle Legioni appartenenti alle Divisioni ed un
Console Generale con funzioni ispettive sulle truppe e di collegamento col
Comando Generale della Milizia. Tutti rimasero al loro posto, fedeli al
giuramento al Re e dice il generale Magli nel suo libro Le truppe italiane
in Corsica: "i fatti dimostrarono ... come e quanto, indipendentemente dal
colore della camicia, gli animi di tutti i componenti il Corpo di Oc-
(6) Il termine "Guerra di liberazione" è un termine, direi, "domestico". Nel contesto
della Storia Mondiale contemporanea le operazioni militari in Italia, nel periodo
1943-1945, vanno sotto il nome di "Campagna d'Italia 1943-1945".
(7) Un particolare che non va trascurato è, per esempio, che è più elevato il numero
di ufficiali generali ed ammiragli caduti nel periodo 1943-1945 che nel periodo
1940-1943.
(8) Comandante il corpo di spedizione in Corsica era il generale G. Magli che bene ha
descritto gli avvenimenti del settembre 1943 nell'isola in un interessante volume dal
titolo Le truppe italiane in Corsica: prima e dopo l'armistizio de/1'8 settembre 1943. Lecce,
Tipografia scuola A.U.C., 1952.
(9) Nel 1943 le Divisioni Cremona e Friuli, già del VII Corpo d'Armata in Corsica, ven-
nero trasferite in Italia e trasformate in Gruppi di Combattimento Cremona e Friuli.
I caduti in combattimento sulla Linea Gotica, dove vennero impiegati, furono ri-
spettivamente 245 per il Friuli e l 78 per il Cremona. La nuova dizione di gruppi
di combattimento era dovuta alla pretesa angloamericana di non usare il termine
"Divisione" per le unità italiane.
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