Page 421 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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               vennero prontamente eseguiti. In poche parole la Divisione "tenne". Per
               merito di tutti indistintamente, di chi  diede gli  ordini e di chi li  eseguì.
                    Se tutte le GG.UU. i comandanti ed i capi di S.M. si fossero compor-
               tati non dopo 1'8 settembre, ma a cavallo dell'8 settembre e, quindi, forse
               anche un po' prima dell'8 settembre come la 210a Divisione, come il ge-
               nerale Colonna e come il maggiore Nini, 1'8 settembre e il post 8 settem-
               bre verrebbero oggi  ricordati  in  modo  diverso.


                                               *  *  *
                    Tra i combattimenti contro i tedeschi, dopo 1'8 settembre 1943 han-
               no, indubbiamente, un posto preminente quelli condotti a Roma e dintor-
               ni nei giorni 9 e 10 settembre, che vanno sotto il nome di "Difesa di Roma".
                                                                           2
               È fuori di dubbio che le unità impegnate in tali combattimenti <3)  hanno
               contribuito, in un momento difficile, anche se per soli due giorni, a salva-
               re l'immagine dell'Esercito italiano. Ma va ricordato, anche, che non solo
               questo hanno fatto.  Ci sono delle conseguenze indirette che non possono
               essere  dimenticate.  Giacché,  oltre  a  tenere alto  l'onore delle  bandiere e
               degli stendardi dei loro reggimenti, tali unità hanno inciso favorevolmen-
               te sull'andamento delle operazioni americane a Salerno (operazione Ava-
               lanche) avendo impegnato  nella  zona  di  Roma,  proprio nei giorni  dello
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               sbarco  due  delle  migliori grandi  unità germaniche.< >
                    In quei giorni,  però nella zona  di  Roma, tra Forze Armate italiane
               e Forze Armate germaniche non ci furono solo combattimenti, ma anche
               trattative. Mentre si  combatteva, un giovane ufficiale di Stato Maggiore
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               faceva la spola tra Tivoli, Palazzo Caprara e Frascati <5)  per condurre trat-
               tative  con il  comando germanico anzi  con  il  Feldmaresciallo  Kesselring
               in persona. Chi era questo ufficiale? Era il tenente colonnello di artiglieria


               (23)  L'S settembre le grandi unità già in zona erano le divisioni:  Centauro 2a (generale
                   Calvi di Bergolo), Granatieri di Sardegna (generale Solinas), Piave (generale Tabelli-
                   ni), Sassari (generale  Zani), Piacenza (generale C.  Rossi), Ariete 2a (generale Cador-
                   na). In afflusso erano  le Divisioni  Re (generale Traniello),  Lupi  (generale Cappa).
               (24)  La 3 a  divisione di fanteria corazzata (generale Fritz Hubert Graser) e la 2 a  divisio-
                   ne paracadutisti (generale Barentin) che facevano  parte dell'XI Corpo germanico
                   agli  ordini  del generale  Kurt Student.
               (25)  A Tivoli c'era il Comando della divisione Centauro 2a (generale  Calvi  di Bergolo),
                   a Palazzo Caprara, in via XX settembre, il Comando del Corpo d'Armata Motoco-
                   razzato (generale Carboni) dal quale la Centauro dipendeva, a Frascati, infine, c'era
                   il Comando germanico controparte nella trattativa, il Comando Superiore del Sud
                   (Feldmaresciallo  Kesselring).








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