Page 422 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE  FORZE  ARMATE  ITALIANE  ED  l  TEDESCHI  DOPO  L'8  SETTEMBRE   421


              di Stato Maggiore Leandro Giaccone, Capo di Stato Maggiore della Divi-
              sione Legionaria Centauro  di cui era comandante il generale Calvi di Ber-
              golo,  marito  della  primogenita  di  Sua  Maesta  il  Re.< 26 >
                   Alle  17.00  del  9  settembre si  presenta,  a  Tivoli,  al  Comando della
              Centauro  un parlamentare tedesco (capitano Schacht), con bandiera bian-
              ca, che viene ricevuto dal tenente colonnello Giaccone, in qualità di Capo
              di Stato Maggiore della  Divisione.  L'ufficiale germanico gli  consegna un
              messaggio del generale Student, Comandante dell'XI Corpo germanico, per
              il generale  Calvi. Dice  il  messaggio:  "È noto  il  grande valore  di  soldato
              dell'Eccellenza Calvi, che in Tunisia alla testa della sua Divisione, si è com-
              portato eroicamente. Il generale Student è convinto che i soldati della Cen-
              tauro  comandati  dal  generale  Calvi,  se  venissero  a  contatto  con  truppe
              tedesche,  le  tratterebbero  da  nemiche secondo gli  ordini,  anche  se  ciò  è
              contrario ai loro sentimenti. Sarà fatto  il possibile per evitare il  contatto
              con la ex Divisione M fino a quando, tra poco, i tedeschi saranno padroni
              incontrastati di Roma. Il generale Student comunica al generale Calvi che,
              se  sarà possibile  evitare combattimenti con  la  Divisione  Centauro,  i  suoi
              componenti, in considerazione del loro stato d'animo, non saranno tratti
              prigionieri' in  Germania,  ma  rimandati  liberi  alle  loro  case  con  l'onore
              delle armi". Il colonnello Giaccone chiede se il Feldmaresciallo Kesselring
              è a  conoscenza  dell'iniziativa.  Il  capitano  risponde  affermativamente.  Il


              (26)  Il tenente colonnello Giaccone in Tunisia è già Capo di Stato Maggiore del generale
                   Calvi  nella  Divisione  Centauro  l a.  Rientrato  in Patria  viene  assegnato  allo  SMRE
                   -Reparto Operazioni alle dipendenze del generale Utili, ma per poco tempo. Infat-
                   ti,  dopo il  25  luglio il maresciallo Badoglio, nominato Capo del Governo incarica
                   il generale Q.  Armellini  di  assumere  il  comando  di  tutte le  unità della  ex  Milizia
                   Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N .) in sostituzione del Console Gene-
                   rale Galbiati. A Campagnano c'è, in avanzato processo di costituzione, la Divisione
                   Legionaria  corazzata M ("M" sta per Mussolini),  con  34 carri  "Tigre",  costituita
                   per intero da elementi della  Milizia con un notevole gruppo di  istruttori tedeschi.
                   La  Divisione,  dopo  il  25  luglio,  non si  muove.  Costituisce,  però,  vicino  a  Roma,
                   un  serio  punto  interrogativo.  Il  generale  Armellini  decide  di  mantenerla  in  vita.
                   Provvede, però, a sostituire il Comandante (generale Lusana con il generale Calvi)
                   ed il Capo di Stato Maggiore (colonnello Lucas con il  tenente colonnello Giaccone)
                   e a dar luogo ad un primo cambio di denominazione,  in Legionaria corazzata Cen-
                   tauro, che successivamente cambierà  ancora  in  corazzata  Centauro.  Rinasce quindi
                   la  Centauro, la  Centauro  2a con  il  vecchio Comandante ed il vecchio  Capo di Stato
                   Maggiore:  il generale  Calvi  ed il  tenente colonnello Giaccone che hanno il  merito
                   di  avere  disinnescato  il  pericolo costituito  da  questa  Divisione.  In  circa  un  mese
                   sostituiscono con personale del Regio Esercito 50 ufficiali e 700 sottufficiali e truppa
                  e successivamente vengono "licenziati" anche i team tedeschi. La controprova è che,
                   anche  successivamente,  nessun  reparto  della  ex  corazzata  M  passerà  ai  tedeschi.








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