Page 418 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE  FORZE  ARMATE  ITALIANE  ED  I TEDESCHI  DOPO  L'8  SETTEMBRE   417

                   Un reparto tedesco penetra nel porto di  Bari e dopo aver affondato
              alcuni piroscafi si sistema a difesa negli edifici della zona portuale rispon-
              dendo con il fuoco  alle intimazioni di resa.  Il generale Nicola Bellomo,03l
              alla  testa  di  un  reparto  di  formazione  organizza  e guida  personalmente
              la  riconquista  del  porto,  rimanendo  ferito.
                   Interviene di iniziativa. Al primo assalto contro i tedeschi, tra le ore
              13.4 5 e le  14.15,  conduce 2 ufficiali,  15  guardie di  finanza,  5 marinai,
              un piccolo distaccamento del genio e 40 camicie nere. Al secondo assalto,
              tra le  15.00 e le  16.15, si  uniscono  10-12 genieri, alcuni fanti,  metropoli-
                                                                                  4
              tani,  un civile  portuale e altre 48 camicie  nere.  Il  porto è rioccupato.0 l
              Alle  l 7. 30 i tedeschi, tra i quali alcuni dispersi ed altri catturati, chiedo-
              no  di  parlamentare.  La  loro ritirata è concordata  in un colloquio  con  il
              tenente Giuseppe Moiso,  del LI  btg di istruzione, decorato in Africa Set-
              tentrionale della Croce di Ferro tedesca, che viene incaricato di condurre
              la  trattativa.05l  Valgono,  anche  per  Bari,  le  dianzi  citate  considerazioni
              del generale Magli  riferite al VII C.A.  in Corsica.  Per la  Milizia il giura-
              mento al  Re  fa,  anche qui  premio sul giuramento al  Duce.  Del generale
              Bellomo che, come certamente loro sanno, è stato successivamente fucila-
              to  dai  britannici,  pochi  ne  parlano.  Ho  voluto  ricordarlo.


                                              * * *
                  Vorrei  fare  ora  cenno  al  comportamento  di  una  divisione  costiera
              dopo 1'8  settembre.  Di solito si  sente parlare di queste  Grandi Unità in
              modo certo  non dispregiativo,  ma,  è altrettanto certo,  in modo  non elo-
              giativo.
                   Si  tratta della  210a  Divisione di fanteria,  Divisione costiera.06l  Fa-
              ceva  parte del  IX C.A. (generale Lerici),  a sua volta  inquadrato nella  7 a


              (13)  Il generale  di  divisione  N.  Bellomo,  già coordinatore  degli  Affari  Civili  presso  il
                  Comando del IX C.A. (generale Lerici),  dopo il  25  luglio viene destinato dal gene-
                  rale  Armellini  al  comando della  XII  Zona della  Milizia. Non ha,  in tale incarico,
                  compiti  di  carattere  operativo.
              (14)  Vedi Le operazioni delle  Unità  Italiane nel settembre-ottobre  1943.  SME- Ufficio Storico
                  .  1975,  p.  228.
              (15)  Vedi  Da Monte  Lungo  a  Bologna  1943-1945.  Ed.  EDA- Torino  1988,  p.  41-42.
              (16)  Questa Divisione a  Monteroni  nel  settembre  1943,  nell'aprile  1945 giunge a  Pe-
                  schiera dopo aver cambiato sede del comando ben  15  volte.  Fa parte della  5 a  Ar-
                  mata USA  per venti  mesi.  Il  7 giugno  1944,  in  barba  agli  Alleati,  entra  a  Roma
                  con una compagnia del 6 7 ° rgt.f.  musica e bandiera e va  a  montare la  guardia al








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