Page 417 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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               cupazione  della  Corsica  fossero  legati  da  un  unico,  saldo  sentimento  di
               dedizione alla Patria". Il numero di caduti delle Camicie Nere fu,  infatti,
               elevato;  così  pure  quello  dei  decorati  al  valore.OO>

                                               * * *
                    Altro evento meritevole di essere citato è quello di Cefalonia e Corfù:
               il  sacrificio  della  Divisione Acqui. Vi  persero la  vita  circa  10 000  uomi-
               ni: o o tutti morti per la  Patria, quasi tutti martiri, molti ero.i.  Si  parla di
               "eccidio". Giusto: ma non sarebbe male, dopo 50 anni, vedere se questo
               eccidio poteva, almeno in parte essere evitato. Di solito si parla di ordini
               dall'alto non giunti e si taglia la testa al toro. Ma: le trattative con i tede-
               schi furono giustamente avviate e condotte? Vi furono iniziative all'interno
               della Divisione cui si dette, forse inopportunamente, luogo? Ci fu  qualcu-
               no che, durante le trattative, ad insaputa del Comandante, assunse un at-
               teggiamento ed ebbe un comportamento contro i tedeschi che non avrebbe
               dovuto assumere ed avere? E gli anglo-americani, come si comportarono?
               Non avevano incoraggiato gli italiani a combattere i tedeschi? E non ave-
               vano affermato che qualora gli  italiani avessero combattuto contro i tede-
               schi  essi  sarebbero  intervenuti  a  loro  sostegno? Vediamo  come  recita  il
               Memorandum di  Quebec:  "le Nazioni  Unite dichiarano,  tuttavia,  senza
               riserve  che ovunque le  forze  italiane e gli  italiani  combatteranno i tede-
               schi ...  riceveranno tutto l'aiuto possibile dalle forze delle Nazioni Unite".
                    Ma l'aiuto non ci  fu.  Pur essendo stato richiesto per tempo, nel mo-
               do giusto ed al giusto livello, sia dal capo del Governo che dal Comando
                         2
               Supremo.0 >
                    La  Divisione  Acqui  fu  abbandonata  al  suo  destino.

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                    E vediamo ora un fatto,  certo non di grandi proporzioni: la  rioccu-
               pazione,  da  parte  italiana,  del  porto  di  Bari,  il  9  settembre  1943.


               (10)  Le  unità della  Milizia ebbero ben 50 caduti. È interessante, altresì,  fare  cenno alle
                   decorazioni  al  valore concesse:  l  Ordine Militare  di  Savoia  (al  console  Cagnoni),
                   2  MAVM  su  25,  10  MBVM  su  70,  34 CGVM  su  160.
               (11)  Tra  caduti  e  dispersi  in  combattimento:  68  ufficiali,  1600 sottufficiali  e  truppa;
                   sottoposti ad esecuzione sommaria sul campo di battaglia e morti o dispersi in pri-
                   gionia:  189 ufficiali e 5000 sottufficiali e truppa; fucilati dopo la  resa:  156 ufficia-
                   li;  caduti  e  dispersi  in  mare:  3250.
               ( 12)  Vedi  annesso  l.








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