Page 51 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE OPERAZIONI IN TUNISIA E NELL'ITALIA MERIDIONALE 51
convoglio contro quattro unità nemiche. Sono fatti positivi che anche il
nemico, quando non fa della propaganda, deve riconoscere.
In quanto allo spirito delle navi maggiori, sulle quali si concentrano
l'attenzione e gli attacchi del nemico, esso è misurato dall'avvilimento che
pervase Stati Maggiori ed Equipaggi quando quelle navi furono vuotate
di nafta, e dalla gioia generale spontanea e inequivocabile con la quale
fu accolto l'ordine di rifornirsi e di riprendere l'addestramento: eppure
nessuno ignora certo, su quelle navi, a quale impari confronto esse saran-
no chiamate.
I sommergibili che avevamo in servizio al principio della guerra so-
no ridotti a un quarto di quelli che erano; e cioè la grande maggioranza
non è tornata alle basi. Sanno bene, gli altri, che l'inesorabile ritmo delle
perdite finirà con il colpire tutti; tutti escono sempre, tuttavia, con sereno
coraggio e sempre pronti a gettarsi, quando occorre, nelle zone più con-
trastate.
Invero se anche la fredda ragione impone di limitare le iniziative,
possiamo essere orgogliosi di questa nostra gente che dopo tante prove
e tante perdite e tanto logoramento fisico è sempre pronta a ogni più ar-
dua impresa.
IL CAPO DJ STATO MAGGIORE
Flto RiccARDI
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