Page 56 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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parti aerosiluranti e le missioni speciali. Secondo dati di fonte britannica
i primi affondarono o danneggiarono nel corso dell'anno 11 mercantili,
per 76 341 tonnellate, e tre navi da guerra, di tonnellaggio imprecisato.<9l
In quell'anno furono decorati di Medaglia d'Oro al Valore Militare la ban-
diera del 46 ° Stormo e cinque piloti. OO>
Ugualmente omesse saranno alcune azioni speciali, dal bombarda-
mento di Gura effettuato da due S.75 il 23 maggio 1943 al deposito e
successivo prelievo di incursori in territorio africano. (Il)
Terza e con tutta probabilità maggiore omissione della nostra rela-
zione - purtroppo unica a carattere aeronautico di questo convegno - è
il problema della difesa del territorio nazionale, che proprio nel 1943 venne
significativamente acuendosi. Non potendo approfondirne in questa sede
l'analisi, ci limiteremo pertanto a segnalare l'importanza del problema at-
traverso uno stralcio di una relazione di Ettore Muti del giugno 1943.
"La Regia Aeronautica, pur avendo subito nel corso dell'attuale con-
flitto perdite sanguinose e avendo avuto episodi luminosissimi di eroismo,
è mancata alle speranze che il Paese aveva riposto su di essa.
Qualsiasi fossero le illusioni sulle possibilità materiali di questa For-
za Armata, il cittadino si attendeva da essa almeno la salvaguardia del ter-
ritorio metropolitano dalla offesa diurna nemica.
Purtroppo le incursioni su Milano, Napoli, Grosseto, Cagliari, Bari,
Palermo, Messina ecc., che da nove mesi si effettuano in pieno giorno pres-
soché impunemente, hanno dato una dolorosa delusione a quanti cercava-
no conforto allo sfortunato andamento delle operazioni terrestri col sentirsi,
almeno loro e la loro casa, fuori dell'azione nemica. [ ... }
Le popolazioni siciliane e sarde in specie, vivono in un continuo sta-
to di terrore mai alleviato dalla vista di nostre compatte squadriglie da
caccia in crociera protettiva sul loro cielo. Le loro case vengono offese,
quei focolari resi sacri dal lavoro onesto di più generazioni vengono di-
strutti in un soffio mortifero, senza che il loro caldo spirito di isolani ab-
bia almeno il conforto momentaneo della vendetta.
(9) C. Unia, Storia degli aerosiluranti italiani, Roma, Bizzarri, 1974, p. 385-386.
(10) Ibid., p. 393-402. l decorati furono Cannaviello, Cimicchi, Di Bella, Mancini, e
Pfister.
(11) Sul raid di Gura cfr. R. Gentili e G. Bignozzi, Aeroplani SIA! 1915-1935, Firenze,
EDAI, 1982, p. 110; per le incursioni, L. E. Longo, I "reparti speciali" italiani nella
seconda guerra mondiale, Milano, Mursia, 1991, p. 159-181.
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