Page 59 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE  OPERAZIONI  IN TUNISIA  E  NELL'ITALIA  MERIDIONALE            59

               efficienti. Superato il problema di trasferire o rimpatriare gran parte del
              personale amministrativo o comunque di  terra della  5 a Squadra -  che
               negli  anni  di  stazionamento  a  Tripoli  si  era  dilatata  sino  a  raggiungere
              un organico di oltre 3000 persone -, la  Squadra fu  riorganizzata su un
              Settore  Nord,  affiancato  al  Fliegerfiihrer  2  tedesco  e  comprendente  il  6°
               Gruppo e le Squadriglie 384 a caccia e 368 a assalto, ed uno Sud, affianca-
              to al Fliegerfiihrer 3 e comprendente il  3° Stormo, il  16° Gruppo e il Nu-
              cleo assalto del 13 ° Gruppo: al 21  febbraio la dotazione totale era di circa
               55  C.202, 25 C.200 e  12  G.50.<  20 > Con tale dotazione nel mese di marzo
              furono effettuate "azioni di protezione dello schieramento e delle linee di
              comunicazione della  l a Armata e nel mitragliamento e spezzonamento di
              concentramenti nemici di automobili e automezzi" che però, "pur impe-
              gnando al completo la  5 a Squadra [furono} inadeguat[e} alle necessità di
              difesa della  l a Armata" _<21)  Mentre la Regia Aeronautica si prodigava co-
              me di consueto per sostenere,  nei limiti delle residue possibilità, le  forze
              di  superficie, gli  anglo-americani  si  dedicarono ad azioni  di  controavia-
              zione che compresero in febbraio-marzo sui soli aeroporti di El Hamma,
              K.34 e K.41, 73 incursioni di  18-50 bombardieri ed altrettanti caccia.< 22 >
              Tre sole incursioni su Aichichina (29 marzo) e Sfax (30-31 marzo) distrus-
              sero undici C.202, un C.200 ed un G.50, con il danneggiamento di venti-
              due  C.202  e  tre  G.50  -  in  pratica la  metà  delle  perdite totali  di  quel
                        23
              bimestre. < >
                   Per alleviare la pressione sulla Tunisia, a metà marzo Superaereo or-
              dinò all'Aeronautica della Sicilia di "disporre per azioni di bombardamento
              notturno retrovie  [8 a}  armata prendendo accordi circa obiettivi a t  zone
              da  battere con  2°  CAT  aut  5a  Squadra".< 24 > In  effetti,  a  cura  dei  soliti



              (20)  Superaereo  a  5 •  Squadra  Aerea,  prot.  2/1805,  17  febbraio  1943,  in  Mattesini-
                  Cermelli, cit., Il, t. I, p. 596-598; per i reparti, Santoro, cit. , p . 500. Santoro riferi-
                  sce  peraltro di uno sgombero del personale completato in linea  di  massima entro
                  metà febbraio, in contrasto con quanto affermato da Fougier 1'11 aprile 1943 ("rim-
                  patrio ... già ordinato  fin  dal tempo del  ripiegamento dalla  Libia  e  non  effettuato
                  finora che in minima parte"). Cfr. Superaereo a Comando Supremo,  1B/6720,  11
                  aprile  1943,  in  Mattesini-Cermelli,  cit.,  Il,  p.  690-691.
              (21)  G. Santoro,  cit.,  II,  p.  505,  cui  si  rimanda anche  per una  dettagliata  elencazione
                  delle  missioni  svolte,  e  per  un  apprezzamento  della  situazione,  p.  506.
              (22)  G.  Santoro,  cit.,  II,  p.  506.
              (23)  Ibid.,  pp.  506-507.
              (24)  Superaereo a Aeronautica Sicilia,  1B/5359, 16 marzo 1943, in A.U.S.A.M., SL2-20
                  (B1-9); analogo il contenuto di Superaereo a Aeronautica Sicilia, 29299,  10 aprile
                  1943,  e  id.,  18/7593,  25  aprile  1943, ibid.









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