Page 58 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 58
58 GREGORY ALEGJ
dieri quadrimotori Piaggio P.108B della 274a Squadriglia BGR: impie-
gate alla spicciolata le "debolezze volanti", come le definisce sarcastica-
mente il Santoro, non solo non conseguirono risultati ma subirono numerose
6
perdite.0 > Nonostante l'impiego di armi dalle caratteristiche interessan-
ti come le motobombe FFF sganciate nel porto di Algeri il 16 gennaio,
il modesto numero di velivoli disponibili - mai più di cinque, con medie
di tre, di cui due giunti effettivamente sull'obbiettivo- pregiudicava ine-
vitabilmente i risultati conseguibili. In febbraio Superaereo ordinò all' Ae-
ronautica della Sicilia di impedire al nemico di sfruttare il porto di Tripoli
effettuando "con massima intensità consentita da forze da bombardamento
disponibili" delle "azioni notturne su navi alla fonda in predetto porto".
I bombardieri avrebbero dovuto lanciare anche mine predisposte dalla Regia
Marina, previo accordo col Comando Marina di Messina e la comunica-
7
zione delle zone da minare. 0 >
Nel gennaio 1943 venne creato ed affidato al generale di brigata ae-
rea Gaeta, un Comando Aeronautica Tunisia "più che per presiedere al-
l' attività dei pochi velivoli di El Alouina, per curare la preparazione delle
basi sulle quali far affluire reparti aerei dall'Italia. In un primo momento
non fu per varie ragioni possibile dislocare permanentemente unità aero-
nautiche in Tunisia, per assicurare continuità ed intensità di intervento
8
aereo".0 > Tale Comando venne sciolto il 15 febbraio 1943, con il tra-
sferimento delle forze residue alla 5 a Squadra Aerea, entrata in territorio
tunisino il 22 gennaio con i due soli reparti rimasti, il 3 ° Stormo ed il
13 ° Gruppo, entrambi caccia.09) Quest'ultimo reparto fu rimpatriato il
31 gennaio, versando i C.202 rimasti al 3 ° Stormo e dando vita con alcu-
ni rincalzi ad un " Nucleo d'Assalto del 13° Gruppo" sui pochi C.200
(16) Diario Storico del Superaereo, aprile 1943, in A.U.S.A.M.; G. Santoro, cit., II, p.
473. Per le vicende dei P. 108 cfr. G. Garello, Il Piaggio P. 108, Roma, Bizzarri,
1973, passim.
(17) Superaereo a Aeronautica Sicilia, 18/2507, 4 febbraio 1943, in A.U.S.A.M., SL2-20
(Bl-9).
(18) Ibid., p. 49_7. Tra "le varie ragioni" Santoro elenca nell'ordine il timore tedesco
di reazioni da parre francese alla permanenza di reparti italiani, la precedenza ac-
cordata. al trasporto di materiali, la requisizione tedesca dei campi preparati dagli
italiani.
(19) Ibid., p. 499. Per le possibilità d'impiego delle forze aeree in Tunisia cfr. Superae-
reo a Comando Supremo, 18/23024, 24 dicembre 1942, in Mattesini-Cermelli, II,
t. I, p. 536-538; per le direttive operative impartite al2° CAT il28 gennaio 1943
dall'OBS, v. ibid., p. 553-554.
I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd 58 03/03/16 16:44