Page 61 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE  OPERAZIONI  IN TUNISIA  E  NELL'ITALIA  MERJDIONALE             61

             Aeronautica,  suona come ammissione di  una situazione oramai definiti-
             vamente  sfuggita  di  mano:
                  Operazioni odierne et giorni successivi sia di giorno come di notte zona Medjez
                  el Bab et  Goubellat siano impegnati tutti dico  tutti velivoli efficienti al volo.
                  La complicata formula  dell'efficienza  bellica  che prevede  infinite circostanze
                  concomitanti sia trascurata in questa occasione  vitale in cui l'Aeronautica est
                  chiamata  a  dare  tutto  suo  contributo  a  strenua  eroica  resistenza  nella  testa
                  di sbarco  tunisina.
                  Si alternino eventualmente equipaggi qualora possibile, come  credo,  effettuare
                  più  voli  con  medesima  macchina.
                  Vi considero  responsabili unitamente at comandanti Unità minori della preci-
                  sa  esecuzione presente  ordine. (31)

                  Il  rifornimento e l'evacuazione della  Tunisia per via  aerea  costitui-
             scono l'episodio meno conosciuto delle operazioni aeree del 1943. Anche
             ai fini di una miglior comprensione delle dimensioni del problema è dunque
             opportuno  ricordare  le  risorse  assorbite  da  tali  compiti  e  l'elevatissimo
             livello  di  perdite subito dal S.A.S.  Se già  negli  anni precedenti l' aerotra-
             sporto per la Libia aveva assunto dimensioni colossali -  72 trimotori S.82
             decollati per Tripoli e Bengasi il29 settembre 1941, con un record di 107
             apparecchi  del  S.A.S.  1'11  dicembre successivo <3ll  l'intenso  ciclo  di  voli
             per la  Tunisia può farsi  risalire al  12  novembre  1942, quando un  aero-
             convoglio  di  cinque S.82  degli  stormi  45 o  e 48 o  fu  attaccato  ed intera-
             mente distrutto nei pressi di Lampedusa da sei Bristol Beaufighter: andarono
             perduti  16 uomini di equipaggio e 28 trasportati.<33l Per  ridurre le  pos-
             sibilità  di  avvistamento  da  parte del  nemico  fu  disposto  che  i  trasporti
             fossero effettuati quanto più possibile di notte, volando a quote di 80-100
                                               4
             m  sul  mare  per  sfuggire  ai  radar. <3 l


             (31)  Superaereo a Aeronautica Sicilia,  1B-7599, 25 aprile 1943, in A.U.S.A.M., SL2-20
                 (B 1-9).
             (32)  G. Alegi,  "Un aeroporto per l'Urbe" , Aero/an,  4/1984, p.  9. Di fronte a  tali  aero-
                 convogli desta particolare sorpresa la comunicazione 405741/0p del 3 aprile 1943
                 con  la  quale  il  Comando Supremo  comunicava  ai  tre  C.S.M.  ed  all'OBS  di  aver
                 disposto che i rifornimenti fossero  inviati in Tunisia con convogli di 6-8 piroscafi
                 e  comunque  evitando gli  invii  isolati.  Cfr.  Mattesini-Cermelli,  cit.,  Il,  p.  681.
             (33)  E.  Brotzu e  G. Cosolo,  Dimensione  Cielo  9.  Trasporto,  Roma,  Bizzarri,  1976,  p.  27.
                 Siamo debitori di  questa fonte  per larga parte dei  dati del SAS  nel  ciclo  runisino.
             (34)  Superaereo  a  Aeronautica  Sicilia  e  Comando  SAS,  21  aprile  1943,  in  Mattesini-
                 Cermelli,  II,  t.  II,  p.  709-710.









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