Page 55 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE OPERAZIONI IN TUNISIA E NELL'ITALIA MERJDIONALE 55
terrestri: il 21 ° Gruppo Caccia, basato all'inizio dell'anno a Voroshilov-
grad, si ritirò progressivamente a Stalino ed Odessa, rientrando in Italia
il 17 maggio.<6>
Le terribili condizioni ambientali non impedirono comunque una si-
gnificativa attività di trasporto aereo che impegnò allo spasmo uomini e
mezzi: a titolo d'esempio ricordiamo, sebbene appartenente al precedente
anno di guerra per una manciata di giorni, la scomparsa del generale En-
rico Pezzi al ritorno da una missione di aerorifornimento a Tserkow: de-
collato alle 14.00 del29 dicembre dopo avervi scaricato viveri e medicinali
per i 7000 italiani e 4000 tedeschi ivi assediati, il suo S.81 non fece ritor-
no a Voroscilovgrad. A Pezzi fu assegnata la Medaglia d'Oro al Valore
Militare alla memoria. m
Proprio alcune statistiche sulle Medaglie d'Oro al Valore Militare con-
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cesse ad aviatori dal l gennaio 1943 all'armistizio possono dare un'indi-
cazione della durezza degli scontri di quell'anno: 19 in totale, di cui 7
riferibili a fatti d'arme svoltisi anche negli anni precedenti e 12 al solo
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1943 e, di queste, ben nove alla memoria.<>
Nell'impossibilità di una adeguata trattazione nei limiti tematici di
questa relazione, un breve accenno meritano comunque l'attività dei re-
(6) Per una discussione sull'opportunità di un eventuale ritiro del21 ° Gruppo cfr. Su·
peraereo a Comando Supremo, 1B/1017, 25 febbraio 1943, in F. Mattesini e M.
Cermelli (a cura di), Le direttive tecnico-operative di Superaereo, Roma, Stato Maggiore
Aeronautica - Ufficio Storico, 1992, vol. II, t. II, p. 599-600.
(7) I reparti basati in Russia nel 1943 compresero il 21 ° Gruppo Autonomo Caccia
Terrestre, con Macchi C.200 e 202 (356a , 361 a. 382 a, 386a Sq.), il 71° Gruppo
Autonomo, con Ca.311 e 312 sanitari (116 a e 38 a Squadriglia), tre squadriglie tra·
sporto con S.81 ed S.73 (245a , 246a , 247 a).
(8) Complessivamente ben 15 delle 19 M.O.V.M. furono assegnate alla memoria. I de·
corati furono, in ordine alfabetico, Pietro Bianchi, Vittorio Cannaviello, Giuseppe
Cenni, Giuseppe Cimicchi (a vivente), Paolo Damiani, !taio D'Amico, Francesco Di
Bella (a vivente), Leonardo Ferrulli, Luigi Gorrini (a vivente - assegnata nel dopo·
guerra), Antonio Lo Schiavo, Franco Lucchini, Urbano Mancini, Pietro Padovani,
Carlo Pfister, Gino Priolo, Ferruccio Serafini, Pietro Serini, Bruno Serotini, Fulvio
Setti (a vivente). Per il periodo 20 agosto-21 settembre fu decorato con M.O.V.M.
il sottotenente Carlo Negri, fucilato a Rodi dai tedeschi. Due M.O.V.M. furono asse-
gnate alla memoria di osservatori delle altre due Forze Armate: il TV Salvatore Gat-
toni della R. Marina (presso la 287 a Sq. Ricognizione Marittima Lontana) e il capitano
Enzo Tolu del R. Esercito (presso la 121 a Osservazione Aerea). Fonte: nostra elabo·
razione su Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica, Le medaglie d'oro al va/or mili-
tare dell'Aeronautica, Roma, 1969; B.P. Boschesi, Il Chi è della Seconda guerra mondiale,
Milano, Mondadori, s.d.
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