Page 557 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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le persone in essi contenute, fra le quali alcuni italiani".< 6> Nel marzo del
1945 suscitò vivo allarme nella popolazione italiana la voce proveniente
da Mosca: "Hitler ha ordinato alle SS di fucilare tutti i detenuti nei campi
di concentramento prima che questi siano occupati dalle truppe alleate".
Il testo fu smentito ma la paura rimase.< 47 > Anche perché apparve alla metà
dello stesso mese sulla stampa svizzera la notizia che le autorità tedesche
avevano l'intenzione di usare i prigionieri di guerra alleati "come ostaggi
per eventuali azioni di rappresaglia da farsi in seguito ai danni e alle vittime
causati dai bombardamenti". Ed a Roma l'Alto Commissario constatò che
"più degli altri prigionieri di guerra detenuti dai tedeschi" gli italiani sareb-
bero "esposti a questo gravissimo pericolo di divenire strumento di fero-
ce rappresaglia".< 48 > Si trattava in effetti di voci, ma queste furono- co-
me provano le vittime del crollo del Terzo Reich- tutt'altro che infondate.
(46) Ibid., Ministero degli Affari Esteri A. Poi. IX, Telespresso n. 04747, Roma, 4 di-
cembre 1944, Oggetto: Campi di concentramento nell'Alta Slesia. All'Ambasciata pres-
so la Santa Sede; ibid. , Ministero degli Affari Esteri, Telespresso 00506, Roma, 16
gennaio 1945, All'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede; ed. ibid., R. Ambascia-
ta d'Italia, Telespresso n. 115/90, Roma, 25 gennaio 1945, Oggetto: Campi di con-
centramento nell'Alta Slesia, Al Ministero degli Affari Esteri.
(47) Ibid., L'Alto Commissario per i prigionieri di guerra n. 632/Pol./C 19. C. di prot.,
Roma, l marzo 1945, Oggetto: Minaccia di massacri di nostri prigionieri di guerra in
Germania, a S.E. Il Ministro degli Esteri.
(48) Ibid., L'Alto Commissario per i prigionieri di guerra n. 817/Pol./C-19-G. di prot.,
Roma, 15 marzo 1945, Oggetto: Pericolo di rappresaglia a danno dei nostri prigionieri
di guerra in Germania, a S.E. il Presidente del Consiglio dei Ministri. Che la causa
concerneva anche i militari internati viene confermato da una lettera dello stesso
Ministro degli Affari Esteri, f.to Prunas, del 16.3.1945 (ibid.), al Admiral Ellery
W. Stone, Chief Commissioner Commissione Alleata a Roma; ed ibid., Ministero
degli Affari Esteri, Telespresso n. 04050, Roma, 28 marzo 1945, all'Alto Commis-
sariato per i prigionieri di guerra, Oggetto: Pericolo di rappresaglia a danno dei nostri
prigionieri di guerra in Germania.
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