Page 118 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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118 GIORGIO PETRACCHI
indicare la continuità giuridica del potere, in assenza della sua base mate-
riale e morale, e anche senza il suo esercizio effettivo. Del resto anche agli
osservatori dell'epoca non era sfuggito che quello che arrivò a Brindisi
non era un governo, si trattava solo di alcune personalità, prive degli stru-
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menti più elementari per governare.< >
Harold Macmillan spiega con una frase caustica quale fosse la base
di autorità morale e materiale del Governo del Sud all'indomani dell'8
settembre: "Al momento dell'armistizio, il governo comprendeva un sovrano, un
primo ministro in fuga, due generali germanofili e un uomo della corte tortuoso e
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tutti costoro si erano rifugiati a Brindisi in una fortezza". < >
Agostino degli Espinosa, molto più prosaicamente, riprendendo una
battuta del maresciallo Badoglio, scrive che il Governo si installò a Brin-
disi con "un lapis e un pezzo di carta".<6> Solo la Marina italiana, consegnan-
dosi al nemico in formazione di parata, aveva fornito un segno tangibile
dell'esistenza dello Stato italiano. Ritornerò sull'argomento.
Per il resto, attorno al governo c'era il vuoto. Le forze politiche anco-
ra in nuce, i protagonisti della vita politica meridionale, le singole perso-
nalità, tra cui l' "eminente filosofo", e poi l' "illustre esule" appena rimpatriato,
si rifiutarono di collaborare con il maresciallo Badoglio e con Vittorio Ema-
nuele III.
A prima vista, questo atteggiamento appare incongruente. Sorge spon-
tanea la domanda: perché l'abbandono della coalizione nazista e poi la
dichiarazione di guerra alla Germania, invece di procurare al re e a Bado-
glio l'appoggio delle forze politiche antifasciste, segnò il principio della
campagna di ostilità contro di essi? Ai partiti antifascisti venne allora mossa
l'accusa di giudicare la monarchia in base alle colpe del lontano 28 otto-
bre del 1922, più che ai meriti del recente 25 luglio del 1943.m
Purtroppo, al 25 luglio era succeduto 1'8 settembre. Se non ci fosse
stato 1'8 Sf!ttembre l'accusa di miopia lanciata alle forze politiche avrebbe
avuto più fondamento.
Quali erano le principali contestazioni che si opponevano al re e a
Badoglio?
(4) Cfr., D.W. Ellwood, L'alleato nemico. La politica dell'occupazione anglo-americana in Ita-
lia. 1943-1946. Feltrinelli, Milano, 1977, p. 240-241.
(5) H. Macmillan, Diari di guerra. 1943-1945, trad. it. Il Mulino, Bologna 1987, p. 628.
(6) A. Degli Espinosa, op. cit., p. 14.
(7) Cfr., A. Degli Espinosa, op.cit., p. 212·215.
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