Page 122 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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122 GIORGIO PETRACCHI
hitleriani il fatto che alcune navi da guerra italiane svolgano un servizio di scorta,
difendendo le comunicazioni marittime dai pirati tedeschi: gli italiani curano le vie
di comunica7~ioni stradali e ferrovia'!ie e i ponti costruiti dagli anglo-americani, ca-
ricano i piroscafi, guidano gli automezzi nelle retrovie, prendono parte, a quanto
si dice, alle operazioni aeree con alcune decine di apparecchi. Questo va bene, ma
si tratta di semplici bazzecole di cui non è neanche il caso di parlare seriamente.
L'esercito italiano rimane inattivo ... L'esercito italiano è costituito in gran parte
di folle di soldati e, in parte, di ufficiali che vagano per il Sud dell'Italia in varie
direzioni, con borse e zaini in mano o sulle spalle, spostandosi a piedi, con carrette,
biciclette, muli, asini, carri pieni di masserizie. Vanno singolarmente o in gruppo,
spesso vestiti solo a metà con l'uniforme, con cappotti militari, ma spesso con il kepì
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o con vari berretti in testa, o addirittura a capo scoperto ... ''. 0 >
Ben presto gli anglo-americani si resero conto che l'appoggio alla guer-
ra che poteva offrire il governo Badoglio sarebbe stato minimo. Ma come
è stato osservato essi rimasero prigionieri del loro gioco. Badoglio rima-
neva per essi il garante dell'esecuzione dell'armistizio che lo stesso Harold
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Macmillan definiva "il più grande bluff che si sia mai veduto nella storia" .0 >
La resa della marina costituì il fatto decisivo che indusse inglesi e ameri-
cani, a mantenere, almeno in linea di fatto, la finzione che il governo Ba-
doglio fosse pur sempre espressione dello Stato italiano, invece di surrogarne
ogni funzione, come era stato proposto, con l'occupazione militare inte-
grale da parte degli organi dell'AMGOT e dell'ACC.06l
La cobelligeranza
Che cosa è la cobelligeranza si chiese un giornalista del "Times"? "An
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ugly word with an il/ sound'.0 l Il termine non era nuovo. Come Attilio Ta-
maro ci informa, esso era già stato usato nel 1917 per definire la condi-
zione dell'esercito polacco e nel 1918 quella della legione cecoslovacca.
Entrambi combattevano a fianco dell'Intesa, anche se per la legge interna-
zionale erano sudditi di paesi ad essa nemici. A parte il precedente stori-
co, ciò che importa qui stabilire sono le circostanze in cui la cobelligeranza
fu dichiarata e perché non ne sortirono effetti giuridici di sorta. Il processo
(14) N. Marev, "Poverzennaia ltalija. Putevye vpecadenija" (L'Italia prostrata. Impres-
sioni di viaggio), n. 5, 1944, p. 25.
(15) H. Macmillan, Diario di guerra, cit. p. 311.
(16) A. Degli Espinosa, op. cit., p. 37.
(17) Traggo la citazione da A. T amaro; op. cit., vol. Il, p. 112, nota 21.
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