Page 120 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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120 GIORGIO PETRACCHI
storico, filomonarchico come Attilio Tamaro, ha scritto che il modo con
cui il re e i suoi generali abbandonarono Roma, diede ad "un atto necessario
l'aspetto di una fuga vergognosa" .o o> Il re e i suoi generali in fuga non ave-
vano pensato di diramare gli ordini necessari per una difesa coordinata
del territorio italiano e dovunque oltremare si trovassero forze italiane.
Rimane inspiegabile, come ha scritto Elena Aga Rossi, come mai né il re,
né il Comando Supremo, né lo Stato Maggiore, abbiano avvertito il dovere
. di emanare, almeno dopo l'annuncio dell'armistizio, l'ordine di esecuzio-
ne della "Memoria 44" che stabiliva la difesa armata contro i tedeschi. o o
L'ambiguo proclama sull'armistizo letto dal maresciallo Badoglio fu, inve-
ce, interpretato in Italia e anche all'estero come la fine della guerra. Alla
data del 9 settembre, Macmillan scriveva alla moglie "Ho l'impressione che
la gente lì [in Gran Bretagna} pensi che con l'armistizio la guerra in Italia sia
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finita e, invece, inizia proprio adesso ... " .0 > Nel generale equivoco, il soldato
italiano (oltretutto lasciato a se stesso) risolse il problema dal punto di vi-
sta personale con la psicologia elementare del "tutti a casa". E qualora questa
interpretazione basata sulla disorganizzazione e sulla psicologia elementa-
re del soldato non soddisfi, se ne dovrebbe avanzare un'altra di carattere
sociologico ben più radicale, che fa discendere la dissoluzione dell'esercito-
massa dalla opposizione della nazione a combattere per la monarchia, che
l'esercito-massa sentì ormai delegittimata.
Questa l'atmosfera, questi i fatti che occorre richiamare per spiegare
le prese di posizione delle forze politiche che si agitavano, scompostamen-
te certo, in modo moralistico più che realistico, nell'Italia liberata ed in
quella occupata (anche i sentimenti, le emozioni e le passioni fanno parte
della realtà di un'epoca).
Che cosa chiedevano le forze politiche italiane? La tendenza politica
più intransigente chiedeva !"'epurazione" sic et simpliciter della monarchia,
soluzione che avrebbe permesso all'Italia di transitare più facilmente dal-
la sconfitta ad una condizione di pari dignità con le altre nazioni della
coalizione democratica.
La tendenza più moderata, rappresentata da Croce, si rifiutava altre-
sì di collaborare con Badoglio e con il re, ma riteneva essenziale per l'Ita-
lia mantenere l'istituto monarchico. E per salvare la monarchia aveva
(10) A. Tamaro, Due anni di storia. 1943-1945, vol. 2, Tosi, Roma.
(11) E. Aga Rossi, Una nazione allo sbando. L 'armistizio italiano del settembre del 1943, Il
Mulino, Bologna 1993, p. 152.
(12) H. Macmillan, Diario di guerra, cit. p. 311.
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