Page 125 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LA  RIPRESA  DELLE  RELAZIONI  INTERNAZIONALI  DEL  REGNO  DEL  SUD   125

                   La dichiarazione sull'Italia stilata dai ministri degli Esteri alleati alla
              conferenza di Mosca (18-30 ottobre) spinse Badoglio ad allargare le basi
              del suo governo.  Ai  primi di  novembre,  Badoglio aprì la  crisi, cercando
              inutilmente di far entrare alcuni esponenti del Comitato di liberazione na-
              poletano  nel  suo  gabinetto.  Il  tentativo  di  politicizzare  il  governo  fallì.
              Badoglio, perciò, dovette ripiegare a varare il cosiddetto "governo dei sotto-
              segretari", una finzione che allargò ancora di più la distanza fra il Governo
              del  Sud  e  la  società  politica  meridionale.
                   Comunque, almeno per gli inglesi, la crisi di  novembre era stata un
              brutto campanello d'allarme.  Non erano  infatti  sicuri  che un nuovo go-
              verno avrebbe ottemperato agli impegni armistiziali della resa incondizio-
              nata.  Infatti,  il  9  novembre,  quando  ancora  Badoglio  stava  tentando  la
              politicizzazione del suo governo, Mason Mac Farlane, capo della Missio-
              ne Militare Alleata, presentò sia l'emendamento aggiuntivo al Cunningham-de
              Courten  agreement  del  23  settembre,  che  lo  peggiorava  di  gran lunga,  sia
              il protocollo di emendamento all'armistizio ''lungo''. Il protocollo, toglieva
              l'avverbio  "unconditiona//y"  (a  discrezione)  dall'art.  lA,  riferito  alla  resa
              delle  forze  armate,  e lo  reintroduceva  al  comma sei  del  preambolo,  che
              impegnava  Badoglio  ad accettare  "unconditiona//y"  la  capitolazione,  non
              solo  in qualità di trustee  (fiduciario personale) degli Alleati, ma "du/y au-
              thorized to  that effict by  the  ltalian  Government"  (debitamente autorizzato  a
              questo scopo dal governo italiano).  Agli  Alleati  premeva che quell'impe-
              gno fosse accettato non solo a Brindisi, ma Napoli, a Roma e soprattutto
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              al  Nord.< 0

              Gli  anglo-americani e  il  governo Badoglio
                   Quando si  parla della politica anglo-americana verso l'Italia si  com-
              pie, pur consapevolmente, una semplificazione. Occorre perciò aggiunge-
              re  che  essa  era la  risultante  di  continui  aggiustamenti,  tra  un'attitudine
              americana disposta a  considerare la  situazione italiana in un modo,  per
              così dire, "ragionevole" e l'atteggiamento britannico, rigidamente "puni-
              tivo". Occorrerebbe perciò distinguere posizione inglese e americana, isti-
              tuendo  un  raffronto  continuo,  momento  per  momento,  situazione  per



              (21)  DD/,  Serie  Decima,  1943-1948,  vol.  l,  N . 69,  p.  85.  L'emendamento aggiuntivo  al
                   Cunningham-de Courten  agreement estendeva alla  flotta  il concetto di  resa  incondizio-
                   nata, quindi aveva un carattere di principio, non scaturito dalla richiesta avanzata
                   dall'Unione Sovietica alla conferenza di Mosca di ricevere una parte della flotta ita·
                   liana  come  indennità  di  guerra.








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