Page 129 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 129
LA RIPRESA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI DEL REGNO DEL SUD 129
cricche, che avevano trasformato l'Italia in satellite della Germania.< 29 )
Questa contraddizione non risolta avrebbe liberato il campo all'iniziativa
dell'Unione Sovietica e del partito comunista, che impostarono tutta la
loro propaganda su programmi di rinascita nazionale e di valorizzazione
delle diverse personalità nazionali, prima compresse.
Il piccolo ministero degli Esteri da Brindisi a Salerno
Volgiamoci ora ad esaminare la situazione del governo Badoglio. Il
dialogo con gli anglo-americani ristagnava nelle secche della Commissio-
ne Alleata di Controllo. Sul fronte interno era bloccato dai partiti antifa-
scisti coordinati dal CLN. Il governo Badoglio rischiava la paralisi. Fallita
la soluzione politica, il governo tentò la carta del ristabilimento dei rap-
porti internazionali per allargare la base del suo consenso. Un riconosci-
mento internazionale avrebbe consentito il risultato sostanziale di rafforzare
il governo e il prestigio della monarchia. Entrò, in scena, così, la diploma-
zia, il piccolo ministero degli Esteri di Brindisi e poi di Salerno.
Il piccolo ministero degli Esteri era ospitato allora nel palazzo della
Provincia di Brindisi. In un unico stanzone lavoravano diciotto diploma-
tici. Altri sarebbero arrivati alla spicciolata. Alessandro Farace, allora gio-
vane segretario di Legazione, era arrivato a Brindisi il 18 ottobre. Egli
mi ha raccontato quali erano le condizion-i in cui lavoravano i funzionari
della Sezione Esteri dell'Ufficio Affari Civili del Capo del Governo del Sud,
che solo alla fine di ottobre avrebbe assunto la denominazione di ministe-
ro degli Esteri. Tutta la corrispondenza diplomatica passava attraverso la
Commissione Militare Alleata (dal 10 novembre trasformata in Commis-
sione Alleata di Controllo, sotto la direzione del gen. americano Kenyon
Joyce). Ai diplomatici non arrivava nessuna informazione diretta dalle nostre
rappresentanze all'estero, nessun rapporto di carattere politico. La corri-
spondenza in arrivo era "cifra" americana o inglese. L'ufficio diplomati-
co funzionava come un bureau di collegamento fra il governo reale, l'ACC,
e quello fittizio (governo "ombra" lo chiama Farace), ossia il governo Ba-
doglio. Quando Renato Prunas, che aveva lasciato alla metà di ottobre la
Legazione di Lisbona, assunse l' 11 novembre la carica di segretario gene-
rale, il ministero si trasferì in un appartamento di quattro stanze nella
(29) M. Geller-M. Nekric, Storia de/l'VRSS. L 'utopia al Potere. Trad. it., Rizzoli, Milano
1984, p. 483.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 129 07/03/16 14:58

