Page 133 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LA RIPRESA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI DEL REGNO DEL SUD 133
zionale. Egli affidava allo scongelamento della politica interna italiana an-
che lo scongelamento della situazione armistiziale, non viceversa. Nei col-
loqui che Prunas ebbe con Visinskij l' 11 e il 12 gennaio 1944, le questioni
del riconoscimento del governo Badoglio e dell'allargamento della sua ba-
se alle forze antifasciste furono strettamente collegate.
Secondo i termini del colloquio, l'URSS entrava in contatto diretto
con la situazione italiana, saltando tutti gli organi del controllo alleato,
mentre il partito comunista avrebbe abbandonato la pregiudiziale anti-
monarchica e antigovernativa_<39l Leggendo l'appunto e il promemoria se-
greti dei due colloqui, redatti da Prunas, appare a noi evidente che lo scopo
primario affidato dal segretario generale alla ripresa delle relazioni con
l'URSS fosse lo scongelamento della situazione interna italiana. Lo scon-
gelamento della situazione armistiziale, invece, non appariva a Prunas au-
tomatico, ma solo "probabile". E conoscendo la vicenda del "Comitato
di Algeri", egli si cautelò con Visinskij, dicendogli che lo scongelamento
della situazione armistiziale sarebbe stato "probabilmente" il risultato de-
rivato (promemoria segreto del 12 gennaio 1944).
Il ritorno di Togliatti dall'URSS
Le ragioni per cui l'URSS e il PCI abbiano preso la decisione passata
sotto il nome di "svolta di Salerno" sono ancora materia di speculazione.
All'ultimo convegno di Cortona (23-24 settembre 1994) sulla "Guerra
Fredda", gli storici russi hanno rivendicato a merito di Stalin, non di To-
gliatti, la paternità della "svolta di Salerno". Gli storici comunisti italiani
ne hanno invece, sempre attribuito a Togliatti la concezione iniziale. E
Giuseppe Vacca l'ha di nuovo riaffermata in un recente articolo commen-
tando tre lettere scritte da Togliatti a Dimitrov tra il luglio e l'ottobre
1943.< 40 )
In esse viene prospettata da parte di Togliatti la necessità di ritorna-
re in Italia per inserirsi come elemento politicamente attivo nella crisi ita-
liana. A sostegno della tesi di Vacca si potrebbe anche dire qualcosa di
più; si può aggiungere, per esempio, il fatto che Togliatti non avesse rite-
(39) Cfr., DD/, Serie Decima, 1943-1948, vol. I, N.N .; 118, 119, p. 138, 143. Le date
poste sul verbale dei colloqui, come avverte la nota del curatore, erano state antici·
pare al 9 e al 10 gennaio. Non è noto il motivo di tale modifica.
(40) Cfr., "Alle scaturigini della svolta di Salerno", in Togliatti sconosciuto, L'Unità, Ro-
ma, 1994, p. 65-74.
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