Page 137 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LA RIPRESA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI DEL REGNO DEL SUD 137
Stati Uniti presso il Comando Supremo delle forze alleate, Harold Mac-
millan e sir Noel Charles, rappresentante britannico nel Comitato Con-
sultivo per l'Italia, si presentarono a Ravello per chiedere l'immediata
abdicazione del re e il passaggio della Luogotenenza al Principe di Pie-
monte. Aleksandr E. Bogomolov, rappresentante sovietico nel Comitato
Consultivo per l'Italia, che era a Napoli, non si era unito alla démarche.
Il re volle prendere tempo e si riservò di dare una risposta per il pomerig-
gio alle 16.00, dopo essersi consultato con i suoi ministri. Tuttavia, nean-
che per le 16.00 il re fu in grado di rispondere. Farace fu perciò inviato
a Villa Cimbrone, dove i membri occidentali del Consiglio Consultivo at-
tendevano di essere convocati. Essi erano a colazione, quando Farace li
informò che il re avrebbe ritardato la risposta fino al martedì sera per la
necessità di consultarsi ancora. Macmillan intenzionalmente chiese allora
a Farace:"Forse il re vuole consultare 'Ercoli' (Alias Palmiro Togliatti)? "Il re
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- questa fu la risposta di Farace - vuole consultare Enrico De Nicola" .< 6>
Nella convulsa giornata successiva avvenne la stesura di quel docu-
mento che segnò il passaggio di poteri al Luogotenente. Alle sei di sera,
Macmillan informò Bogomolov. "Ci aspettavamo dei guai- scrisse nel suo
Diario- Abbiamo fatto tutto senza consultare i russi". Ma Bogomolov aggiunse
" non è tipo da lasciarsi turbare" .< 47 > E a cose fatte, egli portò a Macmillan
l'approvazione di Mosca. L'Unione Sovietica dette prova così di quel ma-
chiavellismo integrale che ispirava la sua condotta: trattare con chiunque
favorisse i propri interessi sul presupposto che nessuna intesa sopravvive
ai rapporti di forza e di interesse che l'hanno provocata.
Prunas non era riuscito a salvare il vecchio sovrano. Prunas mancò
anche il secondo obiettivo che si proponeva con il riconoscimento di Mo-
sca, ossia l'effetto di trascinamento previsto. Per arginare l'influenza so-
vietica, egli prevedeva che gli anglo-americani avrebbero dovuto seguire
il gesto sovietico. Questa previsione non si verificò. Al contrario, per cer-
care di "tamponare la falla aperta" dall'intesa itala-russa nella coalizione
alleata, gli anglo-americani trovarono una ragione in più per tenersi stret-
ti all'armistizio, fino alla citata dichiarazione di Hyde Park del 26 settem-
bre 1944.
(46) La vicenda è descritta minutamente nella Cronologia degli avvenimenti dal 10 al
12 aprile 1944, pubblicata nei DD/, Serie Decima, 1943-1948, vol. l, N . 195, p.
240. La stesura della Cronologia è, probabilmente, opera dello stesso Farace; lo scam-
bio di battute naturalmente non è stato verbalizzato.
(47) H . Macmillan, Diario di guerra, cit., p. 578.
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