Page 141 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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ESERCITO E COBELLIGERANZA 141
effetti, nonostante le difficoltà frapposte in continuazione dagli alleati, di
un vero e proprio Corpo d'Armata di circa 25 000 uomini, articolato su
una Divisione paracadutisti e due Brigate. Il C.I.L. svolse ininterrotta at-
tività bellica sino alla fine di agosto del 1944, portandosi fino ad Urbino
a ridosso della "linea gotica", passando per il settore compreso tra le pro-
paggini nord orientali della Maiella e la città di Chieti, risalendo così la
direttrice adriatica.
I combattimenti per la liberazione di Crecchio, Canosa, Orsogna, la
liberazione di Chieti, primo capoluogo di provincia liberato da unità ita-
liane, di Sulmona, il combattimento di Filottrano, sono tappe che segna-
no la progressione delle unità italiane. Una caratteristica peculiare del C.I.L.
fu di annoverare tra le sue fila uomini appartenenti a tutte le armi e spe-
cialità in modo che l'intero Esercito Italiano vi fosse rappresentato. Non
solo, perché anche la Regia Marina entrò a far parte del C.I.L. con i batta-
glioni Bafile e Grado, così che i marinai di queste due unità si trovarono
a combattere a terra, a fianco a fianco con i commilitoni dell'esercito.
Il 30 agosto il C.I.L. ricevette l'ordine di sospendere l'attività_ opera-
tiva e di portarsi nelle retrovie. Si pervenne così alla costituzione dei Gruppi
di Combattimento, due per filiazione dal C.I.L. e quattro per costituzione
ex novo. Vere e proprie Divisioni, chiamate Gruppi di Combattimento in
ossequio alla volontà politica degli alleati che non gradivano una rapida
ascesa della "militarità" italiana. Nello scorcio della fine del 1944 queste
risorte unità del Regio Esercito non furono impiegate in Cof!1battimento
ma svolsero attività addestrativa su mezzi, materiali e modalità d'impiego
dell'Esercito britannico.
Poiché la storia delle unità italiane che hanno operato con le forze
alleate è ben nota, appare preferibile in questa sede esaminare alcuni aspetti
delle vicende dell'Esercito nel 1944, sottaciuti o poco esplorati dalla sto-
riografia. Ovviamente, per ovvi motivi di spazio, faremo solo rapidi ac-
cenni ad alcuni di essi.
Volgeremo pertanto l'attenzione al morale delle truppe, (3) all'ad-
destramento, al particolare ma necessario impiego dell'Esercito in servi-
zio di ordine pubblico, per cui fu indispensabile istituire tre divisioni
di sicurezza interna, l'Aosta, la Sabauda e la Calabria, al contributo for-
(3) Gli appunti sul morale delle truppe sono tratti da studi inediti del Ten. Col. Nicola
Della Volpe.
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