Page 144 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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volte ribadito che alla base della formazione di un ufficiale doveva essere
posta l'attenzione soprattutto all'iniziativa, perché ciascuno fosse ben co-
sciente dei compiti propri e acquisisse la capacità di assolverli in piena
autonomia. Poste al bando le futilità, le cose inutili, come chiariva il Capo
di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale Berardi, nella circolare n. 600.
Ciascuno, al proprio livello, doveva essere in grado di istruire e tenere
alla mano il proprio reparto in ogni situazione, senza attendere ordini o
concedere deleghe di comodo.
Sarebbe interessante uno studio approfondito in questa direzione, per
accertare gli sforzi fatti a livello teorico e pratico per portare i gruppi di
combattimento a quel livello di efficienza che seppero dimostrare sul campo
nell945; anche in considerazione del fatto che, ancora nell'agosto dell944,
dall'Accademia di Lecce non sembravano uscire giovani Ufficiali prepa-
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rati e motivati. < l Parecchie le dimissioni, modesti i risultati, tanto da far
meditare sull'opportunità addirittura di sospendere i corsi qualora non
si fossero ottenuti dei miglioramenti.
Attraverso un'epidermica consultazione dei documenti è possibile ri-
levare che costanti furono le attenzioni dei vertici nei confronti della pre-
parazione dei Quadri e della truppa; talvolta le decisioni adottate, su cui
pesava il condizionamento costituito dalla voglia e dalla necessità di far
bene, e non ultima la preoccupazione di commettere errori - anche di
natura diversa da quella strettamente militare - furono contraddistinte
da atteggiamenti che rasentavano l'assurdo. Come quando, ad esempio,
il Comando di una Grande Unità, interrogato lo Stato Maggiore Regio
Esercito, si sentì rispondere da questo che non poteva utilizzare il regola-
mento per l'addestramento al combattimento in vigore (era quello in uso
già nel 1940, il nuovo non era stato ancora redatto), perché esso avrebbe
potuto ''provocare una reazione dei vari partiti politici i quali accuserebbero ... di
istruire i militari ancora con i regolamenti adoperati dal decaduto regime; ... dare
la sensazione ai militari delle classi giovani ... di essere istruiti con gli stessi metodi
delle organizzazioni fasciste". m Quasi che addestrare le truppe al combatti-
mento, ossia impartire loro l'abc di come ci si deve comportare in combat-
timento sia per vincere sia, molto più importante, per non !asciarci la pelle,
fosse un problema eminentemente politico e non attività esclusivamente
tecnico-militare, completamente estranea a vincoli di natura ideologica.
(6) A.U.S.S.M.E., carteggio 13, busta 191.
(7) A.U.S.S.M.E., carteggio 110, busta 143/2.
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