Page 147 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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ESERCITO  E COBELLIGERANZA                                        147

               alleati nelle unità regolari, ancora esigui sono gli studi sulla partecipazio-
               ne dei militari alla lotta clandestina, a quella partigiana, ed al contributo
               fornito  dallo  Stato  Maggiore Generale  al  movimento  di  liberazione.
                    Anche su questo specifico argomento, infatti, una certa strumentale
               storiografia, "corroborata" dal passivo quanto colpevole silenzio di alcu-
               ni protagonisti militari - impegnati a difendere più il proprio discutibile
               operato che i giusti meriti  dell'Istituzione - ha  misconosciuto l'operato
               dei militari, a vantaggio di interpretazioni esclusivamente politiche della
               resistenza,  della  lotta  per la  liberazione,  della  guerra  partigiana.
                    Deformazioni queste alle quali non sono estranei la storiografia uffi-
               ciale "alleata" (il riferimento è alle relazioni pubblicate dagli uffici storici
               degli Stati alleati), ed alcuni storici stranieri, che godono di gran credito
               anche in Italia, pur non essendo mai passati per i nostri archivi. Entrambi
               non sono stati benevoli nei confronti delle Forze Armate italiane, esaltan-
               do il proprio contributo e misconoscendo, o addirittura tacendo, l'appor-
               to dato dai militari italiani. Ad esempio, tutta l'attività di "intelligence"
               svolta a favore degli alleati e della guerra partigiana dai moltissimi milita-
               ri italiani è quasi sconosciuta, come poco noti sono i numerosi contributi
               forniti  allo  sviluppo  del  movimento  di liberazione.
                    Una sintetica opera pubblicata dall'Ufficio Storico dello Stato Mag-
               giore dell'Esercito in materia, è passata quasi inosservata.OO) Eppure, ri-
               levante appare il contributo fornito, solo ad una sommaria consultazione
               degli specchi e dei grafici inseriti nel volume: più di un centinaio le mis-
               sioni di collegamento ed operative nel territorio occupato dai tedeschi e
               dai militari della Repubblica Sociale Italiana, circa 15 000 i radiocollega-
               menti effettuati, 50 missioni circa con oltre 100 istruttori per addestrare
               i partigiani al sabotaggio, più di 500 campi allestiti per il lancio di mate-
               riali e di personale, 1280 missioni di aviorifornimento con 1959 tonnella-
               te di armi e materiali aviosbarcati, circa 400 corsi di specializzazione tenuti
               per  il  personale  inviato  nei  territori  occupati.

                    Sconosciuto, o quasi, il tributo di sangue versato dai militari per tali
               operazioni; di essi in genere si conosce la storia soltanto quando ha dato
               luogo alla concessione di decorazioni al valor militare. Del rimanente per-
               sonale, restano aride, anonime annotazioni: nessuna notizia del personale
               della missione "Otto" in Liguria; nessuna notizia del personale della mis-



               (10)  L'azione dello Stato Maggiore Generale per lo sviluppo del Movimento di Liberazione,  Roma
                   1975.  Op. cit. già in  nota  l.








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