Page 175 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'IMPIEGO  DELLE  FORZE  ARMATE  DELLA  RSI                       175


                    Con la  trasformazione di  7  btg volontari e  l  di  Milizia Confinaria,
               e la chiamata alle armi delle classi 1923-25, già nel febbraio  1944la "Di-
               fesa  Costiera" (Dc), contava  14 000 fanti  e 923 7 artiglieri, cioè  17 batta-
               glioni  (I-XVII Dc) e  17  gruppi di  artiglieria da  posizione (I-XVII Apdc,
               con  101  batterie  di  cui  9  contraeree).  È tuttavia  da  rilevare  che  queste
               unità non furono riunite in comandi italiani, neppure di livello reggimen-
               tale, ma rimasero sempre isolate alle dirette dipendenze di comandi tede-
               schi.  A  questo  scopo,  il  20  febbraio,  il  comando  del  3°  Rgt.  bersaglieri
               volontari di  Milano  (colonnello Tarsia),  da  cui  erano stati tratti  i  primi
               4 btg Dc (3677 uomini) destinati al litorale ligure, fu  declassato a sempli-
               ce  Ispettorato Truppe italiane in Liguria:  e il  30 marzo  fu  sciolto anche
               quest'ultimo. I comandi dei 4 btg Dc "bersaglieri volontari", erano a Sa-
               vona (II), Bolzaneto (III), Genova (I) e Rapallo (IV), unicamente a un btg.
               complementi (Novi) e a 5 gruppi Apdc (3818 uomini e 51 batterie) dislo-
               cati a Cogoleto-Imperia (I),  Genova (II e III), Finale Marina (IV)  e Chia-
               vari  (V  e/a),  più una  batteria autonoma  (Bocche  di  Magra).  Nel  marzo
               1944 col personale della Marina di Genova fu  costituito anche il btg Riso-
               luti,  inquadrato unicamente da sottufficiali, con 4 distaccamenti a Sturla-
               Capitaneria (50 uomini),  Sampierdarena (240),  Sanremo (180) e Monte
               Moro  (170),  con  8  cp,  3  batterie (4  pezzi  da  152/50,  2  da  76/40,  4  da
               102/35  e  2  da  381150)  e  2  plotoni  "preda" .
                    Lungo il litorale tirrenico, c'erano 4 btg Dc: XII tra La Spezia e Avenza
               (Apuania), XIII a Livorno, V nel golfo di Follonica, VI (più l  cp./III) nel-
               l'Isola d'Elba. Inoltre il V gruppo A p dc (2 55  uomini e 4 batterie) a Pisa.
               Lungo il litorale marçhigiano-romagnolo-euganeo c'erano 4 btg (X alpini
               ad Ancona, VII a Pesaro, IX a Ravenna, VIII a Grisolera) e 6 gruppi Apdc
               (VII-XII:  3040  uomini  e  31  batterie).  Dal  3  aprile  fu  schierato  a  Forlì,
               in funzione di rincalzo costiero, anche il 2°  btg bersaglieri volontari Gof
               fredo  Mameli.


               Contraerea,  antiparacadutisti, genio, fortificazione
                    Altre aliquote molto  importanti erano la  difesa  contraerea,  il genio
               e  la  manovalanza  militare  assegnata  alle  due  Armate  tedesche.
                    All'atto dell'armistizio, passarono con i tedeschi circa 5000 militi della
               Milizia contraerea (Maca). Con costoro, e con le reclute dell'Aeronautica,
               furono costituiti 6 gruppi contraerei ("Ar.Co") a La Spezia (1,  poi a Vero-
               na),  Verona  (II  e V),  Venezia  (III)  e Vicenza  (IV  e VI),  con  27  batterie
               (108 pezzi da 90/53, 14 da 40/ 54 da 20/65 e 8 da 37/54), che vantarono








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