Page 180 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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               della  174a  divisione. Con materiale italiano ceduto dai tedeschi (4  pezzi
               da  105/28  poi  sostituiti  con  4  da  75/27  Schneider,  e  4  da  105/32) e  4
               pezzi da 65117  recuperati a Roma dal museo dei Granatieri di Sardegna,
               fu  addirittura  improvvisato  un  Gruppo  d'artiglieria  San  Giorgio.
                   Il 16 marzo i veterani del Nembo  rientrarono in linea ad Ardea come
               Compagnia  Nettunia-Nembo  (su  3  plotoni).
                   Il  l 7 marzo giunse finalmente il  primo battaglione di SS  italiane,  il
               I (poi II/1°)  Vendetta  (maggiore Carlo Federico Degli Oddi), su 3 compa-
               gnie (650 uomini), che affiancò il Barbarigo nel settore del Canale Musso-
               lini,  Fossa  di  Cisterna,  Borgo  Podgora  e  Borgo  Carso.
                   Il 26 marzo anche le 2 compagnie del II btg pionieri (già "guastato-
               ri") furono trasferite dall'Abruzzo a Rocca di Cave, spostandosi poi a Ge-
               nazzano e Palestrina, per la costruzione di nidi di mitragliatrici, osservatori
               di artiglieria, rifugi antiaerei e trincee con copertura in tronchi d'albero.
                   Sino al  2  3 maggio l'attività militare sul fronte  si  limitò a scontri di
               pattuglioni, bombardamenti e colpi di  mano sulla linea degli  avamposti.
               Il  15  aprile i rangers americani e canadesi (2nd Regt,  1st Special Service
               Force) attaccarono nella zona di  Cerreto Alto  prendendo i capisaldi  "Er-
               na"  e  "Dora" del  Barbarigo,  poi  rioccupati,  e  catturando 61  SS  italiane
               con  la  perdita  di  un  uomo  e  di  due  Sherman.
                   L' 11  maggio ebbe inizio l'offensiva alleata sul fronte di Cassino. Qui
               furono subito inviati  1150 genieri del I guastatori, senza ufficiali,  per la-
               vori di fortificazione che costarono gravissime perdite. 1116 il maresciallo
               Kesselring  ordinò  il  ripiegamento  di  tutte  le  truppe  tedesche  a  Sud  del
               Liri sulla linea Senger-Hitler (Terracina - Fondi - Pico - Pontecorvo - Pie-
               dimonte).  Il 22  il  2°  Corpo americano raggiungevala gola di Terracina,
               difesa dalla 29a Panzergrenadieren. 1123 maggio, mentre i canadesi sfonda-
               vano  la  linea  Hitler  a  Pontecorvo,  il  VI  Corpo  americano  iniziava
               l'irruzione  da  Anzio  ordinata  dal  generale  Alexander  sulla  direttrice
               Cisterna-Cori-Artena-Valmontone. Il Degli Oddi oppose una accanita resi-
               stenza,  il  Nettunia-Nembo  fermò  una puntata di  mezzi  corazzati, ripiegan-
               do poi su Ardea e Pomezia. Nei pressi del km  52  dell'Appia un plotone
               della  2a  cp del Barbarigo (guardiamarina Alessandro Tognoloni) protesse
               su posizioni improvvisate il  ripiegamento tedesco  resistendo  36 ore con-
               tro gli Sherman finché Tognoloni e i superstiti, tutti feriti, furono cattura-
               ti (uno solo rientrò al reparto). Il San Giorgio, sparati tutti i colpi, fece saltare
               i pezzi e ripiegò col resto della 2a  cp (decimata dai bombardamenti e mi-








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