Page 185 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 185

L'IMPIEGO  DELLE  FORZE  ARMATE  DELLA  RSI                       185

               all'impiego operativo, ma anche in quelle disciplinari. Ciascuna dispone-
               va  inoltre di un organo di  propaganda denominato Ufficio di  "Orienta-
               mento Fascista" (Udof), che strideva con il conclamato carattere "nazionale"
               e "apolitico" dell'Enr (dove era stato ripristinato il  " saluto romano" ma
               era  vietata  l'iscrizione  al  Pfr).
                   Nell'autunno  1944 contavano complessivamente 57 498 uomini, di
               cui  13 100 ex-internati militari (Imi) selezionati tra quanti avevano aderito
               alla RSI (e  distribuiti in nuclei di  3000 "istruttori" per ciascuna Divisio-
               ne), e 44 398 tra militari passati coi tedeschi all'8 settembre e soprattutto
               reclute. Sia pure in proporzioni diverse l'una dall'altra, tutte mescolavano
               nelle stesse unità veterani che avevano seguito i tedeschi per le ragioni più
               varie (e  soprattutto nella speranza di poter rientrare in Italia), una mino-
               ranza di volontari di guerra animati più da spirito patriottico che da fede
               fascista, e una maggioranza di coscritti delle classi 1923, 1924 e 1925 chia-
               mati alle armi il15 ottobre 1943 e affluiti in Germania tra la fine di gen-
               naio e il febbraio  1944. Sul morale dei coscritti incidevano negativamente
               i tre mesi trascorsi nelle caserme italiane prima del trasferimento in Ger-
               mania,  e le  voci  incontrollate sulla  loro  effettiva  destinazione: si  temeva
               infatti che il trasferimento mascherasse il  proposito di avviarli al  temuto
               lavoro coatto in Germania. Per questa ragione lo stesso Mussolini lo ave-
               va ritardato, temendo che questa misura potesse provocare "la rivoluzione".
                    Secondo gli  accordi  Canevari-Buhle  del  16  ottobre  1943, le  prime
               quattro  divisioni  addestrate  in  Germania avrebbero  dovuto  rientrare  in
               giugno, e contemporaneamente avrebbero dovuto affluire dall'Italia le  re-
               clute per costituirne altre quattro nei  medesimi campi.  Il  programma fu
               attuato però solo in ritardo e in parte: il rientro delle prime due divisioni
               slittò  di  cinque settimane,  quello  delle  altre  due addirittura  di  cinque e
               sette mesi, e naturalmente si  rinunciò al secondo gruppo di divisioni. Dal
               16 al  19 luglio Mussolini compì una seconda visita ai campi di addestra-
               mento di Muenzingen e Feldstetten (Monterosa),  Grafenwohr (San  Marco),
               Sennelager (Littorio)  ed Heuberg (Italia),  assistendo alle  manovre a  fuoco
               e suscitando entusiasmi. Il 20 luglio ebbe inizio il rimpatrio delle due di-
               visioni già formate,  destinate in Liguria alle dipendenze del Corpo d' Ar-
               mata  Lombardia  (tenente generale Jahn:  comando  a  Novi  Ligure).


               Il Comando Armata Liguria
                    Il  Gruppo  d'Armate  "C"  (Kesselring)  contava  due Armate,  la  10a
               sul versante Adriatico  degli  Appennini  e la  14a  su quello  tirrenico.  Il  2








   II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd   185                                                     07/03/16   15:02
   180   181   182   183   184   185   186   187   188   189   190