Page 186 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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               agosto il maresciallo Graziani assunse il comando (nominale) di una nuo-
               va  Armata,  denominata Liguria,  con giurisdizione da Albenga  ad Apua-
               nia. Ne dipendevano due Corpi d'Armata tedeschi: il LXXV (a Chivasso:
               generale  Schlemmer),  schierato  in  Piemonte  dal  confine  svizzero  ad  Al-
               benga; e il Corpo d'armata Lombardia (a Novi Ligure: generaleJahn), schie-
               rato  da  Albenga  ad  Apuania,  con  un  complesso  di  3  divisioni  tedesche
               (5a  da montagna, 34a fanteria, 42°  cacciatori) e 2 brigate da fortezza (CLV
               e  CXXV),  oltre  ad  unità  italiane  (equivalenti  a  2  e  poi  a  3  divisioni).
                    Il comando dell'Armata Liguria,  inizialmente sito anch'esso in Novi
               Ligure (a Villa Lomellina), fu  trasferito in settembre a Vigidulfo (Milano),
               con l'aliquota logistica a Mandello Lario (Como). Capo di stato maggiore
               era il generale tedesco Nagel, sostituito nel febbraio  1945 dal generale Max
               Josef Pemzell.
                    Il  1°  dicembre,  con l'arrivo delle  ultime due Divisioni,  il  comando
               di Graziani fu elevato al rango di Gruppo d'Armate Liguria, pur restando
               alle  dipendenze  del  Gruppo  d'Armate  "C"  (maresciallo  Kesselring).
                    Graziani ebbe così  giurisdizione  nominale anche sulla  14a  Armata
               (generale Tippelskirk, poi Lemelsen), schierata da Apuania al Monte Grande
               escluso.  Ne dipendevano due Corpi d'armata:  il  LI  (generale Feurstein),
               da Apuania all'alta Valle del Reno, e il XIV (generale Walter Hartmann)
               nel tratto residuo, con un complesso di 9 divisioni tedesche (148a, 232a,
               334\ 94\ 15 7a, 65a  fanteria, ga  da montagna,  114a  cacciatori, 90a leg-
               gera  motorizzata)  oltre  a  una  divisione  e  mezza  della  RSI.


               La Divisione San  Marco  nella Riviera di  Ponente
                    Il  7  agosto  la  3a  Divisione Fanteria  di  Marina  San  Marco  (generale
               Aldo  Princivalli)  completò  lo  schieramento  nella  Riviera  di  Ponente,  in
               un settore di  7 5 km da Arenzano al km 646 dell'Aurelia, e con una pro-
               fondità di 30 km. Il comando divisionale era ad Altare, quelli reggimenta-
               li  a  Quiliano (5°)  e Ortovero (6°):  i btg del  5°  erano a Varazze,  Stella  e
               Savona,  quelli  del  6°  a  Finale  Ligure,  Andora  e  Calice  Ligure,  i gruppi
               da campagna a  Cimavalle,  Monte Ciuto,  Santuario e Altare (più due da
               posizione), gli squadroni esploranti a Spigno, Piana Crixias e Ponti, le tre
               cp a/c e c/c a Carro, i pionieri a Ferrania, l'intendenza a Cairo Montenot-
               te. Il dispositivo antisbarco comprendeva 20 posti di osservazione, 25 grup-
               pi di "prima resistenza" e 19 di "seconda", e 12  "posizioni di resistenza
               a oltranza". In tutto 5 70 Ufficiali, 15 305 uomini, 11 216 carabine, 3527








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