Page 188 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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colmata. Quando giunse in Italia contava 1500 mitra, 480 mitragliatrici
MG 42 o Breda 37, 50 mortai da 80 mm, 36 obici da 75/13 Skoda da
montagna, 12 da l 00/ l 7, 21 cannoni per fanteria da 57 mm, 36 lancia-
razzi anticarro e 144 Panzerfaust, 12 mitragliere contraeree da 20 mm,
24 lanciafiamme, 4 autoblindo, 2 500 quadrupedi e automezzi sufficienti
per il trasporto di 700 tonnellate.
Benché destinata alla difesa del Vallo Alpino, anche la Monterosa fu
momentaneamente utilizzata in funzione antisbarco nella Riviera di Le-
vante schierandosi tra Nervi e Levanto a difesa delle valli di accesso al-
l'Emilia.
Con comando a Terrarossa (lO km a Nord di Chiavari), la Divisione
si articolò in due settori reggimentali, ciascuno con due sottosettori di btg
e un btg di riserva. Il settore di destra (1° alpini: colonnello Pasquali) an-
dava da Nervi a Cavi ad Est di Lavagna, comprese le Valli d'Aveto e di
Cicagna che adducevano alla Val Trebbia e al Piacentino; quello di sini-
stra (2° alpini: colonnello Clerici) da Cavi a Levanto, compresa la Val di
Taro che adduceva al Parmense. Tra i due settori, a difesa della strada
adducente alla Val di Taro attraverso il passo del Bocco, furono dislocati
il gruppo esplorante (attorno a Borzonasca) e il btg pionieri (per lavori
di rafforzamento e difesa della stretta di Carasco), e furono occupati i pas-
si del Bocco e Cento Croci e le cittadine di Bedonia e Borgo Val di Taro
nel Parmense. In Valle Cicagna andarono l'intendenza e il comando del
Rgt artiglieria (colonnello Grossi), da cui dipendevano i gruppi da 75/13
(presso Uscio, Chiavari e Sestri), quello da 100/17 (est di Carasco) e altri
tedeschi.
Dato l'intensificarsi dell'azione partigiana sull'Appennino Ligure, in
agosto 3000 alpini della Monterosa rastrellarono le Valli del Trebbia e del
Taro (subendo 45 perdite nell'imboscata di Allegrezze), per liberare i col-
legamenti con la Lombardia e la Linea Gotica. A presidio della "Linea
del Trebbia" furono lasciati il btg III/P lntra (Passo del Bocco-Borgo Val
di Taro), più altri 2 di 450 uomini formati riunendo le "compagnie d'al-
larme" degli altri btg, il Saluzzo (Bobbio-Marsaglia-Passo del Penice) e il
Vestone (Torriglia-Gorreto-Passo della Scoffera). Soprattutto in questo set-
tore la Monterosa fu pesantemente attaccata dalla guerriglia. Solo nel perio-
do 26 luglio-29 ottobre, oltre alle perdite provocate dai bombardamenti
alleati guidati dai partigiani (24 morti a S. Maria di Noceto e Borzonasca:
in quest'ultimo caso per ritorsione contro l'appoggio dato dalla popola-
zione civile agli alpini), gli attacchi partigiani costarono alla divisione
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