Page 187 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'IMPIEGO DELLE FORZE ARMATE DELLA RSI 187
pistole, 298 mitra Beretta, 3 7 4 mitragliatrici leggere e 3 7 pesanti, 306
tromboncini, 80 mortai da 80, 15 pezzi da accompagnamento, 22 c/c M.40,
34 pezzi da montagna (mod. 15-2-224), 24 obici leggeri e 12 pesanti, 18
trattori, 169 automezzi, 1195 quadrupedi.
Le posizioni più isolate furono immediatamente attaccate dalle forze
partigiane: 22 attacchi con 217 perdite solo in agosto-settembre. La rea-
zione di Princivalli apparve insufficiente e il suo rifiuto di compiere rap-
presaglie suscitò le ire dei tedeschi. Così il23 agosto fu sostituito dal generale
Amilcare Farina, che nel mese precedente aveva avuto il compito di rior-
ganizzare le formazioni antiguerriglia dell'Enr (Cars). Farina condusse im-
mediatamente vasti rastrellamenti e azioni di "controbanda", estesi sino
al Monferrato (contro le Formazioni autonome Mauri), e con vari provve-
dimenti e uno stile di comando efficace rialzò il morale e l' operatività del-
la San Marco. Tuttavia continuò lo stillicidio degli attacchi partigiani, benché
prevalentemente sotto forma di attentati individuali. Solo dal4 agosto 1944
al26 marzo 1945, l'unità subì ben 104 attacchi e 668 perdite (161 morti,
409 feriti, 98 dispersi), cui si aggiunsero continue diserzioni favorite dal-
la guerra psicologica dei partigiani (1400 solo in agosto-settembre). E ciò
malgrado la San Marco contasse un'elevata aliquota di personale volonta-
rio: marinai, camicie nere e granatieri già in servizio in Egeo e nei Balca-
ni, più 1800 volontari ceduti dalla Decima Mas.
La San Marco rimase in Liguria sino alla fine della guerra, pur distac-
cando in Garfagnana, in ottobre e dicembre, due dei suoi 6 battaglioni,
al comando del capitano di fregata Luigi Uccelli (già organizzatore delle
operazioni di controbanda effettuate dalla Divisione) e del maggiore Gio-
vanni Biotto (già comandante del II/3 Cacciatori degli Appennini). Fino al
febbraio 1945 furono concesse al personale della Divisione 264 ricom-
pense, di cui l 7 4 (l medaglia d'oro, 4 d'argento, 36 di bronzo, 41 croci,
8 promozioni sul campo e 84 encomi solenni) per le operazioni antiparti-
giane, e 56 (4 d'argento, 15 di bonzo e 15 croci, 9 promozioni e 13 enco-
mi) per le operazioni sulla Linea Gotica.
La Divisione Monterosa nella Riviera di Levante
L'opinione comune (poi confermata dagli eventi) era che l'unità mi-
gliore fosse la 4a Divisione Alpina Monterosa (generale Mario Carloni): al
5 agosto contava 453 Ufficiali e 16 646 uomini (di cui 1'80% reclute),
con una deficienza di circa 3000 rispetto agli organici, che in seguito fu
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