Page 177 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 177

L'IMPIEGO  DELLE  FORZE  ARMATE  DELLA  RSI                       177


               rolo, i tedeschi non consentirono la costituzione di unità italiane. Al con-
               trario,  nella  Zona di  operazioni  della  Costa  Adriatica  (Zoca/Opak),  an-
               ch' essa  annessa  di  fatto  al  Reich,  fin  dal settembre  1943  i tedeschi  costi-
               tuirono con i militari sbandati un Raggruppamento Forze Italiane (tenente
               colonnello Carnevalis) con 5 btg misti italiani di Difesa del Litorale Adriatico
               (2  in  Carnia,  l  a  Gorizia,  2  in  lstria).
                    Le due unità della Carnia erano un btg della 4a  Legione Milizia Con-
               finaria Montenevoso  e il btg Volontari Friulani Tagliamento,  costituito in Udine
               il  13  settembre dal colonnello Ermacora Zuliani con militari sbandati. Il
               26  si  schierò a  sbarramento della  Val Natisone, tra Gemona e Cividale,
               sostenendo duri scontri con i partigiani. Il 26 novembre fu  elevato a Reg-
               gimento,  con 2 btg alpini e  l  bersaglieri.  Il  2 aprile  1944 i  3 btg (saliti
               ormai a  1500 uomini), furono  spostati a Tolmino, Montespino e Canale
               Isonzo,  lungo  una linea di  50  km da  Prepotto a  Tarvisio,  con  posizioni
               difensive a Canal Grivio, Lusevera, Taipana e Forarne, tenute sino al  27
               aprile  1945.
                    A Fiume i tedeschi  formarono altri  3 btg di volontari,  il XIV, XVI
               e XVII btg Difesa costiera. Il XIV, formato dal resto della 5a  Legione Mi-
               lizia Confinaria, fu  subito impiegato a Salcano,  nel Goriziano (una parte
               della  sua  2a  cp  defezionò  nel  settembre  1944). Il  XVI alpinijulia (4  cp
               e  l  btg: 650 uomini) fu  spostato a  Udine, mentre il XVII inquadrò le  4
               cp  presidiarie  di  Trieste,  Pola  e  Fiume  (350  uomini).
                    Il  13  ottobre  1943  raggiunse il  Goriziano anche il  I  btg bersaglieri
               volontari Mussolini  (600 uomini), formato in Verona dal deposito dell'8°
               bersaglieri, per metà con soldati già alle armi prima dell'armistizio e per
               il  resto  con  volontari.  Le  4  cp  del  Mussolini  si  schierarono  su  un  fronte
               di 25  km tra Auzza e Piedicolle, con comando a Santa Lucia di Tolmino.
               Nel febbraio  1944 si  formò  una  5a  cp con  200  reclute  del  Distretto  di
               Alessandria  (classi  1924-25).
                    Il Mussolini (considerato come XV btg Difesa costiera) rimase a Gori-
               zia sino alla resa, avvenuta il 30 aprile 1945. Lo comandarono il capitano
               Oliva, poi il maggiore Cavalletti e infine il capitano Mognaschi. Nei suoi
               ranghi si avvicendarono 1600 uomini, di cui 119 caduti e 700 feriti.  Do-
               po la  resa al IX Corpus caddero altri 474 bersaglieri (dispersi,  fucilati  o
               periti in prigionia),  e solo  151  poterono rimpatriare il  2 7 giugno  194 7.
               L'unità ebbe una decorazione collettiva (medaglia di bronzo) e  102  indi-
               viduali: una medaglia d'oro alla  memoria (bersagliere Stefano Rizzardi),
               11  d'argento, 23 di bronzo, sette croci di ferro, 60 encomi solenni e alcu-
               ne  promozioni  per  merito  di  guerra.








   II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd   177                                                     07/03/16   15:01
   172   173   174   175   176   177   178   179   180   181   182